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Essere sani senza medicine è semplice – Il sistema di Ivan Neumivakin

30/7/2015

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Il professore Ivan Neumivakin era il capo del programma di risanamento degli astronauti russi.Nel corso della sua attività ha saputo prendere il meglio della medicina russa e l’aveva arricchito con le sue invenzioni; come risultato, è stato creato un sistema di risanamento unico al mondo, grazie al quale gli astronauti da più di 50 anni non si ammalano.

Questa è una delle sue interviste, tradotta da Olga Samarina (con qualche taglio del testo che è molto lungo):

Prima di tutto, io dovevo capire dove si trova il confine tra la salute e la malattia, e poi capire, che cosa, dall’arsenale della medicina ufficiale, poteva essere utile nello spazio. In pratica, nulla. Dopo che me ne sono andato dal programma, ho cercato di proporre alla sanità pubblica tutto ciò che avevo trovato utile, ma ho incontrato una feroce resistenza.

– Qual’è la sua discordanza con la scienza medica classica?

Siamo una catena di montaggio, e la bocca è una macchina per rimpicciolire e spezzettare il cibo. Dobbiamo non ingoiare il cibo, ma masticarlo molto bene, praticamente, “berlo”. Avete ingoiato il boccone senza masticarlo. Questo si copre solo superficialmente con l’acido cloridrico che non può penetrare dentro il boccone. Ma la cosa più grave è che questo acido si diluisce con l’acqua bevuta alla fine del pasto; la sua concentrazione è ridotta e, come risultato, il cibo non si digerisce. Tutto ciò che avete mangiato diventa “scorie”, prodotti di metabolismo non digeriti.

Mangiamo 4-5 volte più del necessario. E tutto il cibo “in più” è un lavoro per i medici, se non oggi, lo sarà domani.

– Lei propone di bere meno liquidi?

Dipende dai liquidi. Solo l’acqua “pulita” va nelle cellule; le acque minerali o gassate vanno prima pulite. Il tè e il caffè alzano momentaneamente l’energia, ma aggravano la mancanza dell’acqua.

L’acqua “sporca” va nella cellula che invece di ricevere l’energia deve prima pulirla. Lo sporco si getta via ma di acqua ce ne poca. E l’energia manca. L’assunzione dei liquidi impuri causa l’arteriosclerosi, lì ipertensione, l’aritmia: questa è la causa delle maggioranza delle malattie.

– Il cancro, l’AIDS?

Penso che queste malattie non esistano.

– Come no?!

CI sono degli stati legati alle scorie nell’organismo. In questo ambiente le cellule vivono in un ambiente putrido e privo di ossigeno. Sono costrette a mutare e a diventare cancerose. Le cellule cancerose ci sono in qualsiasi organismo, ma il sistema immunitario sano le sopprime. E se l’individuo è debole, queste iniziano a moltiplicarsi e a crescere. In linea di principio, ci servono, perchè l’organismo deve sapere che il male e il bene coesistono.

Abbiamo creato un centro di salute dove in tre settimane, senza clisteri e farmaci, purifichiamo l’ambiente interno dell’organismo. Spariscono le malattie come, per esempio, l’ipertensione.

– Come lo fate?

Mangiando molto poco, più delle speciali tisane per pulite il sangue, il fegato, i reni e il pancreas. Due giorni di digiuno e due giorni di tisane.

– Si dice che da voi curano con successo il Parkinson e la Sclerosi Multipla.

Si, dopo tre-sei mesi i malati che erano a letto si alzano, vanno al mercato, iniziano ad essere autosufficienti. Il segreto è semplice: hanno saziato le cellule dell’acqua di cui si avvertiva la mancanza. La medicina non nota che l’acqua è il miglior elettrolita, è l’energia; senza l’acqua non funzionano i mitocondri, le stazioni idroelettriche che forniscono alla cellula l’energia.

Il primo organo che risente la mancanza dell’acqua è il cervello. Di qui l’irritabilità, il mal di testa, la stanchezza, gli scarsi risultati nello studio.

Il cancro e l’AIDS sono le conseguenze e non le cause, se una persona è certa che il cancro è uno stato temporaneo, potrà liberarsene. Deve prima di tutto capire cosa ha fatto di sbagliato nella vita, capire i suoi errori, chiedere il perdono, e poi credere nella guarigione.

– La gente si stupisce quando lei dice che non c’è cuore nel petto.

Il cuore è un motore per pompare il liquido, si trova sotto l’ombelico.

– Come?!

Una persona adulta è alta 150-180 cm. Il liquido sotto la forza della gravità cade in giù, si deve farlo tornare su, e lo fanno i muscoli dentro i quali si trovano i vasi; sono le pompe che spingono il sangue in su. Se il padrone del corpo non lo cura, non fa lo sport, non allena i muscoli del tronco e delle gambe, arriva l’arteriosclerosi, arrivano le varici, ecc. Il sangue, in presenza delle scorie, si addensa e il cuore deve applicare molti sforzi per spingere questo sangue.

Prima sorge l’ipertrofia del ventricolo sinistro, poi le aritmie, poi l’infarto o l’ictus. Non ce la fa il cuore, a lavorare al posto di più di 500 muscoli che devono pompare il sangue. Il cuore deve lavorare con il cuore non denso ma liquido, pieno d’acqua. Ma nessuno insegna come ottenerlo. Non molti sanno che si deve bere l’acqua 10-15 min prima di mangiare, 1-2 bicchieri. L’acqua supera lo stomaco e si raccoglie nel duodeno, dove si accumulano gli alcali. Quest’acqua non si inacidisce, diventa alcalina.

– E le tradizionali bevande a fine pasto?

ASSOLUTAMENTE NO. Potete solo sciaquare la bocca. Dopo aver mangiato la carne, per due ore non mangiate né bevete nulla, i succhi gastrici devono trattare la carne. Anche perché nella carne c’è qualcosa di utile, noi viviamo nella tavola periodica di Mendeleev e abbiamo bisogno di vari elementi.

Se avete fame – bevete.

Dopo aver bevuto, per mezz’ora avrete tolto la fame, e poi bevete ancora. Solo quando avrete una forte fame, mangiate. Se non ne avete, non mangiate, fate riposare l’organismo. C’è ancora del cibo del mattino da digerire, se buttate sopra dell’altro, il cibo marcisce.

L’acqua è il cibo, per ¾ siamo l’acqua. Dobbiamo bere a digiuno 1,5-2 l di acqua fresca. Guardate alcune persone dopo 60-70 anni, quando iniziano a bere circa 2 litri d’acqua, le rughe si stirano e l’intestino lavora bene, le cellule si fanno il bagno nell’acqua, è la base della loro vita.

– Dove si prende l’acqua pura?

Non è quella imbottigliata, che ha il PH 6,5-7.

L’acquedotto di Mosca fornisce l’acqua buona. Mettetela alla sera in una bottiglia, la mattina dopo ci sarà un sedimento, anche se invisibile agli occhi. Togliete accuratamente l’acqua di sopra, circa due terzi, e non fatela bollire, portatela solo alle bollicine piccole (è la “bollitura fredda” che conserva la sua struttura per 24 ore). Questa acqua serve alla cellula, non deve spendere l’energia per pulirla, è l’acqua pura che restituisce la salute.

fonte: Olga Samarina
radionicaesoterico-scientificarussa.blogspot.it



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Tribù Amazzonica crea la prima Enciclopedia di Medicina

28/7/2015

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Lo sapevate che la Foresta Amazzonica è grande quanto l’Europa Occidentale e che la maggior parte dei farmaci ed integratori in commercio contengono principi attivi di piante presenti esclusivamente in Amazzonia? Essa ospita ben 33.000 specie di piante ed è praticamente una farmacia a cielo aperto da scoprire. Ma da oggi sarà tutto più facile e forse molte malattie che ci affliggono troveranno la loro cura.
L’esempio più celebre è quello del chinino, l’alcaloide che aiutò a combattere la malaria cambiando la storia dell’Europa che veniva estratto da particolari cortecce dagli sciamani per curare la febbre.

I popoli indigeni, che hanno scoperto circa i tre quarti delle piante usate oggi in medicina e conoscono l’uso di circa 1300 specie vegetali, costituiscono certamente una guida insostituibile in questo labirinto verde di cui restano i padroni indiscussi.

Dagli angoli più remoti della foresta pluviale amazzonica, gli ultimi anziani sciamani rimasti della tribù Matsés si sono riuniti in una missione per salvare la loro conoscenza ancestrale dall’orlo dell’estinzione.

L’incontro, tenutosi a maggio in un remoto villaggio di frontiera tra Perú e Brasile, ha concluso più di due anni di lavoro e culminato nella produzione della prima Enciclopedia di Medicina Tradizionale mai scritta da una tribù amazzonica. Le 500 pagine forniscono chiare spiegazioni delle piante medicinali usate dai guaritori Matsés per una enorme varietà di disturbi.

Per secoli, i popoli amazzonici hanno trasmesso attraverso la tradizione orale unaricchezza inestimabile di conoscenza del mondo naturale. Con la deforestazione e il cambiamento culturale destabilizzante della società moderna che si sta diffondendo, questa conoscenza è in pericolo.

Come risultato di queste influenze esterne, i restanti anziani, ormai tutti oltre 60 anni, non hanno apprendisti tra le giovani generazioni dei Matsés. La loro conoscenza ancestrale era pronta per essere persa per sempre.

Con il sostegno del gruppo di conservazione Acate Amazon Conservation, ogni sciamano è stato accoppiato con un giovane Matsés che nel corso dei mesi ha trascritto la conoscenza del più anziano e fotografato ogni pianta. Nel corso della riunione il materiale è stato collettivamente modificato e rivisto dagli sciamani anziani. L’Enciclopedia è scritta solo in lingua Matsés e non sarà tradotta. Infatti alcune aziende farmaceutiche dopo aver scoperto alcune loro sostanze (ad esempio ilPhyllomedusa bicolor) le hanno brevettate guadagnando miliardi di dollari, senza nessun riconoscimento alla tribù amazzonica che anzi rischia l’estinzione.

Sarà usata a fin di bene e per chi ne ha davvero bisogno, senza passare attraverso le lobby farmaceutiche che speculano su quello che offre madre natura ai suoi abitanti. Grazie Matsés!

CONTATTI:
Christopher Herndon, M.D.
President and Co-Founder
Acaté Amazon Conservation
Phone: (415) 796-0335
cherndon@acateamazon.org
http://acateamazon.org/

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Nuove possibilità diagnostiche tramite onde elettromagnetiche

26/7/2015

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Clarbruno Vedruccio (1), Auguste Meessen (2)
1 COMSUBIN , Ufficio Studi. Marina Militare Italiana, via Libertà 1, La Spezia, Italia.
e-mail clarbruno@tin.it
2 Institut de Physique, Université Catholique de Louvain, 1348 Louvain-la-Neuve, Belgium.
* Pubblicato su Fisica In Medicina AIFM, 3, 225,230;2004.
“From physical point of view, cancer is connected with disrupted mitochondrial function. This leads to lowered ordering level of cellular water, and increased damping of microtubule based cellular elasto-electrical vibration states.” 
Clarbruno Vedruccio
Una tecnologia innovativa ed il relativo metodo d’uso inventati e sviluppati dal fisico italiano Clarbruno Vedruccio, per la diagnosi elettromagnetica non invasiva di patologie tra cui i tumori e gli stati infiammatori, utilizza una sonda che emette un debole campo elettromagnetico che viene irradiato sulla superficie del corpo in prossimità dell’organo o del distretto che deve essere esaminato. La sonda stimola minute oscillazioni elettriche nei tessuti per mezzo di un meccanismo fisico di trasferimento di energia.

Tale interazione può essere rilevata adeguatamente nelle onde emesse dal generatore, come risultato di un processo di ‘interazione di risonanza non-lineare’.Il sistema, il cui nome commerciale è TRIMprob (Tissue Resonance Interaction Method), è stato sperimentato con successo nella diagnosi della prostata dove è stata dimostrata la sua efficacia nella individuazione delle patologie distinte in carcinomi, ipertrofie benigne, prostatiti. Sono state inoltre completate le sperimentazioni pilota su seno, stomaco-duodeno e vescica, mentre sono in corso su fegato, polmoni, intestino, reni e sono stati effettuati test preliminari su tiroide e pancreas. Questo articolo descrive il percorso che ha portato a sviluppare tale tecnologia ed il suo metodo d’uso.

La ricerca, lo sviluppo e l’esperienza empirica, condotti dall’inventore fino dai primi anni ’90, hanno consentito di valutare una prima possibilità di impiego su molti distretti ed organi. L’apertura verso l’industria nell’ottobre 2000, con la concessione alla società Galileo Avionica dello sfruttamento su licenza del brevetto, ha permesso la conduzione di sperimentazioni sponsorizzate dall’Azienda, mirate organo per organo, previa autorizzazione dei Comitati Etici e del Ministero della Salute e ha consentito varie sorprendenti applicazioni della macchina. Oggi l’apparecchiatura Trimprob è certificata per la diagnosi delle patologie prostatiche come “dispositivo attivo destinato alla diagnosi (classe IIa)” ai sensi della Direttiva 93/42/CEE e del DL 46/97.

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La tabella I si riferisce ai risultati ottenuti durante due sperimentazioni condotte dal prof. Michele Scialpi presso il Unità Complessa di Radiologia dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto e dal dr.Carlo Bellorofonte presso l’Urologia all’Ospedale S.Carlo Borromeo di Milano. Tali risultati sono già stati presentati nei congressi di settore e le pubblicazioni cliniche sono state inoltrate. Una sperimentazione clinica preliminare, condotta dai dr. Enrico Mascia e Francesco Antonazzo presso l’Ospedale Principale della Marina Militare a Taranto, per la scoperta e la caratterizzazione delle patologie a carico di stomaco e duodeno, ha evidenziato una sensibilità del 93% ed una specificità del 93% del bioscanner Trimprob, su un campione di 45 pazienti con patologia, verso un gruppo di controllo di 23 soggetti. Il lavoro è presentato al 35° Congresso Internazionale di Medicina Militare a Washington (USA,12-17 settembre 2004). Uno studio pilota sul tumore della mammella è stato condotto dal dr.Giovanni Paganelli e dalla dr.Concetta De Cicco presso la Divisione di Medicina Nucleare dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. I risultati dei test condotti su 172 organi hanno evidenziato una sensibilità dell’84%, una specificità del 75% ed una accuratezza dell’80%. Il campione esaminato comprendeva 71 organi sani, 15 con patologie benigne ed 86 con patologie maligne di varia tipologia. Sfruttando adeguatamente e con competenza le caratteristiche fisiche dell’apparecchiatura e considerando anche le capacità di assorbimento dei fluidi biologici ai segnali ad alta frequenza, è stato recentemente possibile all’ urologo G. Leucci e a C. Vedruccio, nell’ambito di una nuova sperimentazione clinica, mettere a punto una metodica di screening non invasiva efficace per la scoperta e lo studio delle patologie neoplastiche a carico della vescica. I risultati conseguiti hanno ampiamente superato i requisiti necessari per la certificazione dello strumento per tale diagnosi e saranno presentati all’ XI Congresso Nazionale A.Ur.O. (Lecce, 6-9 ottobre 2004) e nell’ambito del XVI Convegno della Soc. Appulo-Lucana di Urologia (Lecce, 5-6 novembre 2004).

Conclusioni
Sebbene questa metodica sia molto nuova, affonda le sue radici in ricerche che, come si può evincere da gran parte della bibliografia, sono rappresentative dello sviluppo della tecnologia elettronica e biofisica di oltre mezzo secolo. La prospettiva di molti di questi pionieri è stata quella
di poter scoprire in tempo l’insorgere di patologie tumorali per mezzo di onde radio. È auspicabile che la caratterizzazione spettrometrica dei tessuti biologici realizzabile con questo sistema, di semplice e rapido utilizzo, possa consentire nuove possibilità di indagine clinica, nonché screening di massa e impieghi presso piccoli presidi ospedalieri nelle aree remote e in quelle più povere del globo, con una adeguata capacità di rilevamento preventivo di tumori maligni e altre patologie minori, in modo da consentire efficaci trattamenti e/o impedire la diffusione di metastasi.

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Akosol - research dpt. - Carlo Makhloufi Donelli

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