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L’energia dell’intenzione.

23/8/2019

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Tu hai un immenso potere dentro di te. Un potere capace di farti realizzare qualsiasi cosa, solo che non lo sai e non sai come usarlo.
​Per vivere la vita che vuoi, devi condizionare il tuo sistema nervoso e regolare le tue abitudini, mantenendo la concentrazione sull'obiettivo; in questo modo assumerai un atteggiamento coerente ed il cervello, che è molto più di un semplice computer, utilizzerà il ‘Sistema Reticolare Attivatore’ per farti notare e cogliere tutte le opportunità che ti porteranno verso ciò che desideri. E per far questo servono due elementi fondamentali: l'azione, e prima ancora l'intenzione.
​Alcuni ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno realizzato una mano artificiale e l'hanno interfacciata chirurgicamente al sistema nervoso di un soggetto amputato, scoprendo che l’impulso elettrico che dice alla mano cosa fare si forma nella corteccia motoria cerebrale alcuni millisecondi prima di muoverla. Questo è molto interessante, perché permette di supporre che il processo intenzione>azione passi attraverso una valutazione "posso farlo/non posso farlo", ed in quei millisecondi chi decide se posso oppure no è la mente inconscia, grazie al suo enorme bagaglio di esperienze, sia quelle sperimentate personalmente sia quelle c.d. ataviche. Quindi nell’inconscio esiste già l’informazione che dice se posso o non posso fare qualcosa, qualsiasi cosa, ed a questo punto è facile capire che per vivere la vita che vogliamo dobbiamo individuare e rimuovere, o modificare in positivo, le negatività presenti nel nostro inconscio.
​So che stai per chiedermi come fare, e te lo dirò ma prima è necessario fare qualche altra premessa: ho detto infatti che il nostro bagaglio di esperienze dirette ed ataviche ci condiziona; quindi se la tua intenzione è quella di raggiungere un determinato obiettivo ma le tue azioni non te lo fanno raggiungere vuol dire che la tua mente inconscia ha deciso che non potevi farlo, e su questo passaggio credo che siamo già d'accordo.
​Adesso stabiliamo un concetto basilare: ogni cosa è energia e quindi vibrazione. Ogni cosa materiale od immateriale che conosciamo obbedisce ad una o più delle 4 forze fondamentali di questo universo: la gravità, l'elettromagnetismo, la forza nucleare debole e la forza nucleare forte, ed in quanto tale ogni cosa materiale od immateriale a noi nota vibra ad una precisa frequenza, e pertanto anche il pensiero, che è generato e sostenuto da energia elettrica, vibra ad una particolare frequenza.
​Ora che abbiamo compreso che l'intera realtà a noi nota è costituita da frequenze, le quali esistono tutte simultaneamente ed ovunque nell'adesso, possiamo affermare che se desideri una qualsiasi cosa e vuoi ottenerla, devi sintonizzarti su quella precisa frequenza, così come faresti con la radio per ascoltare una determinata trasmissione; e tutti sappiamo che se non ci sintonizziamo con precisione micrometrica su quella particolare frequenza il risultato che la radio ci trasmette può essere migliore o peggiore di quello che volevamo, o addirittura fastidioso. Chi è che decide? Ovvio, tu! E come? Applicando all'antenna una specifica carica elettromagnetica generata per induzione.
Tu sai che se metti su un tavolo diversi diapason, dei quali soltanto due tarati sulla stessa identica frequenza, se ne fai vibrare uno di quei due soltanto l’altro, suo "gemello", comincerà a vibrare, mentre tutti gli altri non vibreranno; questa è la c.d. Risonanza. Se desideri una cosa e la vuoi devi entrare in risonanza con quella precisa frequenza. Da questo punto di vista anche noi siamo come dei diapason, e sono le nostre intenzioni che determinano le frequenze alle quali vibriamo e che attirano altri diapason che vibrano alle medesime frequenze e che sono in risonanza nell’universo, che è un infinitamente grande (per la visione di noi esseri umani) campo unificato che la fisica quantistica chiama campo della superstringa.
​Ma cosa è l'intenzione? La Treccani la definisce "orientamento della coscienza verso il compimento di un’azione, direzione della volontà verso un determinato fine; può indicare semplicemente il proposito e il desiderio di raggiungere il fine, senza una volontà chiaramente determinata e senza la corrispondente deliberazione di operare per conseguirlo". Ne consegue che per raggiungere il nostro obiettivo dobbiamo applicare un lavoro ed ambire al successo: poca azione ed ambizione, o niente di queste, non ci faranno realizzare ciò che vogliamo.
​L’energia dell’intenzione è elettromagnetica, e le su due componenti sono il pensiero, che è la componente elettrica che lo genera, e l'emozione, che è la componente magnetica che attrae o repelle. Ne consegue che l’intenzione ha una potenza, che quando raggiunge una determinata soglia fa collassare la carica elettromagnetica la quale fa scattare l'azione che è in grado di piegare o addirittura ristrutturare la realtà.

Adesso pensa a tutte quelle situazioni nelle quali la tua intenzione è stata talmente tanto potente da farti realizzare ciò che volevi: ti ci ritrovi? In quei momenti ti sei sintonizzato sulla precisa frequenza di ciò che desideravi, hai agito e ci hai creduto fortemente, ma dove era situata la frequenza emittente sulla quale ti sei "accordato"? Questo è un altro aspetto molto interessante, vediamolo:
​L'energia dei pensieri e delle emozioni supera il limite dimensionale dello spazio-tempo, grazie al fatto che siamo interconnessi al campo morfogenetico tramite i fotoni, che riceviamo ed emettiamo continuamente. Ciò significa che il tuo pensiero non nasce e muore all'interno della tua mente, ma si riverbera all'esterno di essa, propagandosi come fanno le onde prodotte da un sasso gettato in uno stagno: quindi quando pensi gli effetti generati dal tuo pensiero non avvengono dentro di te ma fuori di te, e modificano in misura quantica il microcosmo che costituisce la tua realtà e quella di coloro che ne fanno parte. Per reciprocità anche i pensieri di costoro modificano quel microcosmo e ti coinvolgono, e tutto questo avviene a dimensione subatomica, dove spazio e tempo sono solamente due di diverse altre dimensioni. Recentemente su Frontiers in Computational Neuroscience è stata pubblicata una ricerca facente parte del progetto Blue Brain, nato nel 2005 per iniziativa del Politecnico di Losanna e della Ibm, che stabilisce che le cellule del cervello, ogni volta che incontrano qualcosa di nuovo, si riorganizzano collegandosi tra loro a formare strutture a due dimensioni come i piani, od a tre dimensioni come i cubi, per giungere a strutture molto più complicate, a cinque, sei e perfino ad 11 dimensioni. Tali strutture “sono come castelli di sabbia multidimensionali, che continuamente si materializzano per disintegrarsi subito dopo”, ha osservato il coordinatore della ricerca, Henry Markram, direttore del progetto Blue Brain e ricercatore del Politecnico di Losanna. Quindi l’intenzione con un obiettivo specifico, richiede un intenso focus iniziale inevitabilmente seguito da un distacco. Prima pensi intenzionalmente a qualcosa, poi te ne distacchi e quel qualcosa accade. Il momento quantico è un istante che dura un picosecondo!
​Detto ciò, sappiamo tutti che non è facile mantenere fisso un pensiero senza essere distratti dall’ambiente che ci circonda che è in continua evoluzione, fluido, scorrevole, mutevole e quindi fortemente presente. Se riesci ad ignorare temporaneamente le tue informazioni sensoriali ed a rallentare l'attività creativa della tua mente, permetterai alla tua coscienza di focalizzare intenzionalmente un obiettivo. Il processo è semplice: 1) meditare > 2) focalizzare > 3) concentrarsi sull’intenzione > 4) visualizzare l'obiettivo. A questo punto stai già creando ed organizzando le circostanze che determineranno il raggiungimento del tuo obiettivo!
​Ma per raggiungere un obiettivo devi prima descriverlo con la massima precisione. Se non sai con esattezza ciò che desideri, la tua mente non saprà come e cosa fare per realizzare ciò che vuoi. Ciò che chiamiamo "Universo" ti concederà tutto ciò che con assoluta certezza ‘sai di volere’, ciò che con forza pretendi di avere e ciò che hai totale fiducia di ricevere.
Adesso sai qual è il potere che c'è nella tua mente, e se vuoi far accadere qualcosa attivati e procedi in questo modo:
  1. Chiediti cosa vuoi di fisico, mentale, spirituale, sociale ed economico, definiscilo con la massima chiarezza e precisione e scrivilo non appena lo avrai ben chiaro.
  2. Chiediti quali sono i motivi che ti inducono a desiderare così fortemente ciò che hai appena definito e cosa può permetterti di superare tutti gli ostacoli, e scrivilo non appena lo avrai ben chiaro. Ricorda che se non hai abbastanza motivazione e passione per realizzare i tuoi obiettivi, è garantito che non otterrai alcun risultato.
  3. Dichiara le tue intenzioni con entusiasmo e determinazione e visualizza con la massima chiarezza i tuoi obiettivi!
  4. Elabora una strategia adatta a ciò che vuoi realizzare e le conseguenti azioni da fare, e soprattutto falle!

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Hydra, un altro essere immortale

12/8/2019

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Mappare il modo in cui l'idra "immortale" rigenera le cellule può demistificare la rigenerazione.
L'hydra è un piccolo animale che vive in ambienti d’acqua dolce aggrappata alle rocce, in attesa che altri piccoli organismi, come i gamberetti, passino a portata dei propri tentacoli, dopodiché la bocca si dilata fino a raggiungere un diametro ben più grande di quello del corpo, grazie alle cellule che si trovano alla base dei tentacoli uncinati dell’idra, che non solo si spostano, ma cambiano del tutto la propria forma, fino a livello del nucleo.

Ma non è questa la più straordinaria abilità di questo poco appariscente essere vivente; infatti s
embra che l'hydra abbia trovato la fonte della giovinezza, rinnovando continuamente le sue cellule e facendo ricrescere le parti del corpo danneggiate. Si, queste minuscole creature simili a tubicini, che da un lato ha una bocca che si allarga a dismisura, ornata di tentacoli e dall'altro un "piede" appiccicoso con cui far presa sulle rocce, possono far ricrescere i loro interi corpi partendo anche soltanto da un pezzettino di tessuto.

Questi superpoteri rigenerativi di questi invertebrati d'acqua dolce si incastrano su tre gruppi di cellule staminali che si sviluppano in cellule specifiche dei nervi, delle ghiandole e di altri tessuti dell'hydra, ed ora è stato scoperto il meccanismo grazie al quale ci riescono.

"La maggior parte degli animali condivide quasi completamente gli stessi geni", afferma Celina Juliano, biologa dello sviluppo presso l'Università della California, ma l'hydra usa in qualche modo speciale quel toolkit genetico condiviso.

Juliano e colleghi hanno analizzato quasi 25.000 singole cellule da polipi di hydra adulti per scoprire quali geni erano attivi all'interno di ciascuna cellula. "Ogni 20 giorni, questo animale diventa fondamentalmente un animale completamente nuovo", dice Juliano. Questo costante turnover consente ai ricercatori di tracciare l'attività dei geni e di tracciare i passi che le cellule staminali attraversano mentre si sviluppano.

I ricercatori hanno anche potuto osservare come l'attività dei geni specifici si sviluppa attraverso il corpo di un animale, creando sonde fluorescenti che trovano e si attaccano all'RNA nelle cellule. Ad esempio, le cellule nervose che si raggruppano ai piedi e vicino ai tentacoli si accendono di color magenta; per il sistema nervoso dell'hydra, i ricercatori sono stati anche in grado di utilizzare la tecnica per mappare lo sviluppo di 12 diversi tipi di cellule nervose.
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E d'ora in poi fate leggere questo articolo (ed anche quello sulla turritopsis nutricola, e sulle cellule Hela) a tutti quelli che dicono che l'immortalità non esiste!

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Dell'acqua

9/5/2019

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L'acqua sostiene tutte le forme di vita, inclusa la vita umana. I cinesi, per scrivere la parola " mare", usano un ideogramma che consiste di tre parti: acqua, uomo e madre. In altre parole, per loro il mare è la madre dell'umanità.

Nonostante che l'acqua sia ovunque intorno a noi, è una delle sostanze più misteriose di questo pianeta; gli scienziati continuano scoprire dei fatti straordinari che riguardano l'acqua.
 
Per esempio, molte sostanze sono più leggere nel loro stato gassoso, più pesanti allo stato liquido ed assolutamente più pesanti nella forma solida. Per contro, l'acqua è più leggera nella sua forma solida che in quella liquida, e questa è la ragione per la quale il ghiaccio galleggia nell'acqua. È interessante notare che se l'acqua non avesse questa misteriosa proprietà, laghi e fiumi congelerebbero dal fondo verso la superficie durante i freddi inverni glaciali, uccidendo tutti gli esseri viventi al loro interno. Questo ci permette di apprezzare l'attenzione del Creatore nel preservare la vita, poiché l'acqua non solo ci sostiene ma si preoccupa anche di proteggerci.
 
Più del 70% del nostro peso corporeo è acqua; ciò significa che una persona, che mediamente pesa 70 kg., contiene quasi 50 litri d'acqua. È molto importante avere la giusta comprensione di cosa sia l'acqua e quindi bere il giusto quantitativo di acqua del tipo adeguato.

L'acqua è un potente solvente che trasporta molti ingredienti invisibili: minerali, ossigeno, nutrienti, prodotti di scarto, contaminanti, ecc. L'acqua di mare è salata poiché, nel corso di milioni di anni, ha disciolto minerali e sali dalle montagne trasportandoli giù fino agli oceani. Dentro al corpo umano il sangue (che al 90% è acqua) circola ovunque nel corpo, distribuendo nutrienti ed ossigeno e raccogliendo rifiuti biologici ed anidride carbonica, che poi trasporta fino agli organi emuntori. Se l'acqua non fosse un potente solvente non potrebbe realizzare tali funzioni.
 
La molecola d'acqua è H2O, ovvero due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno legati insieme. La forma della molecola d'acqua ricorda molto la faccia di Topolino; la testa è l'ossigeno e le orecchie l'idrogeno. Poiché l'ossigeno è elettricamente negativo mentre l'idrogeno è positivo la molecola d'acqua è elettricamente polarizzata, e per tale ragione.non può esistere una molecola d'acqua indipendente, essa deve necessariamente combinarsi con altre molecole d'acqua per formare una struttura a 5 o 6 facce chiamata "cluster acqueo". A basse temperature tali strutture sono normalmente esagonali, ed è questa la ragione per la quale i fiocchi di neve hanno tale forma.
 
In acqua distillata ed a temperatura ambiente una molecola d'acqua ogni 10 milioni è ionizzata, ed in tale condizione è suddivisa in ioni idrogeno H+ e ioni idrossido OH-. L'acqua è "neutra" quando in essa il numero di ioni idrogeno è uguale al numero di ioni idrossido. Tale numero è 10-7 volte l'intero numero delle molecole d'acqua contenute al suo interno (chiamiamo tale numero N) e definiamo tale condizione dicendo che in tal caso l'acqua ha un pH 7.
 
L'acqua acida ha più ioni idrogeno che ioni idrossido. Per esempio, il numero di ioni idrogeno di un'acqua avente pH 4 è 10-4 volte N, e quello degli ioni idrossido è 10-10 volte N. La legge della natura dice che gli esponenti devono sommare a 14 (4+10). Il numero di ioni idrogeno in un'acqua alcalina avente pH 9 è 10-9  volte N, mentre quello degli ioni idrossido è 10-5 volte N. È interessante notare che 10-5 è 10.000 volte più grande di 10-9, e comunque anche in questo caso 5+9 fa 14. Poiché gli esponenti debbono sommare a 14, il pH 7 è considerato neutro. Dato che il valore del pOH è 14 meno il valore del pH, tale valore non viene misurato o menzionato, poiché è noto nel momento in cui si conosce il valore del pH, e questa è la ragione per la quale esistono i pHmetri ma non i pOHmetri.
 
Poiché l'acqua alcalina ha un maggior numero di molecole OH- che H+, c'è un maggior quantitativo di atomi di ossigeno nell'acqua alcalina che nell'acqua neutra, e questa è la ragione per la quale l'acqua alcalina viene talvolta definita acqua di ossigeno. Di contro l'acqua acida è un'acqua povera di ossigeno. È interessante notare, anche se matematicamente banale, che vi sono approssimativamente 1025 molecole di H2O in un bicchiere contenente circa 300 cc. di acqua. Se quell'acqua ha un pH 10 conterrà circa 1021 ioni idrossido OH- e 1015 ioni idrogeno H+. Il numero degli ioni idrogeno è un milionesimo di quello degli ioni idrossido, il che è trascurabile. È tale rilevante ammontare di ioni idrossido che neutralizza gli ioni idrogeno acidi nel nostro organismo, al fine di ridurre l'accumulo di rifiuti acidi nel nostro corpo permettendoci di rallentare il processo di invecchiamento.

L'acqua è ciò che di più strano v'è nell'Universo: da quando mi occupo di ricerca scientifica ho trovato più di 60 anomalie fisiche che questo straordinario elemento dimostra di possedere:
 
Le anomalie dell'acqua

Anomalie di fase
L'acqua ha un punto di fusione stranamente alto.
L'acqua ha un punto di bollitura stranamente alto.
L'acqua "solida" si presenta in una varietà di cristalli stabili e metastabili e di strutture amorfe molto più vasta di qualunque altro elemento.
La conduttività termica del ghiaccio si riduce all'aumentare della pressione.
La struttura dell'acqua "liquida" cambia a pressioni elevate.
L'acqua "super-raffreddata" presenta due fasi ed un secondo punto critico a circa -91°C.
L'acqua "liquida" si "super-raffredda" facilmente ma solidifica con difficoltà.
L'acqua "liquida" esiste anche a temperature estremamente basse e ghiaccia riscaldandola.
L'acqua "liquida" può essere facilmente "super-riscaldata".
L'acqua calda ghiaccia più velocemente dell'acqua fredda (effetto Mpemba). 
L'acqua calda vibra più a lungo dell'acqua fredda.

Anomalie di densità
La densità del ghiaccio aumenta con il calore (fino ai 70K)
L'acqua si restringe fondendosi.
La pressione riduce il punto di fusione del ghiaccio.
L'acqua "liquida" ha una densità elevata che aumenta con il calore (fino a 3.984°C.)
La superficie dell'acqua è più densa dell'interno.
La pressione riduce la temperatura alla quale l'acqua raggiunge la massima densità.
C'è un limite minimo alla densità dell'acqua superfredda (fino a -48°C.)
L'acqua ha un basso coefficiente di espansione termica.
L'espansione termica dell'acqua si riduce incrementando (ovvero assumendo valori negativi) a basse temperature.
L'espansione termica dell'acqua aumenta all'aumentare della pressione.
Nell'acqua il numero delle molecole limitrofe aumenta durante il processo di fusione. Per meglio comprendere, ogni molecola d'acqua in ghiaccio esagonale dispone di 4 molecole limitrofe. Durante il processo di fusione il collassamento parziale dei legami idrogeno permette ad altre molecole non legate di avvicinarsi aumentando di fatto tale numero. Tutti gli altri elementi nella medesima condizione fanno l'esatto contrario.
Nell'acqua il numero delle molecole limitrofe aumenta all'aumentare della temperatura.
L'acqua presenta una capacità di compressione stranamente bassa.
La sua comprimibilità scende all'aumentare della temperature (fino a 46.5°C.)
L'acqua presenta un massimo nel rapporto comprimibilità-temperatura.
Nell'acqua la velocità del suono aumenta con l'aumentare della temperatura (fino a 74°C.)
In acqua la velocità del suono presenta comunque un limite minimo (in aperto oceano lo si riscontra a circa 1.000 m. di profondità)
L'acqua presenta una seconda anomalia rispetto alla propagazione del suono, chiamata "suono veloce". In presenza di determinate alte frequenze l'acqua si comporta come un solido vetroso più che un elemento liquido ed il suono si propaga ad una velocità prossima al doppio del normale.
Il tempo di raggiungimento dell'equilibrio degli spins (NMR spin-lattice) è breve a basse temperature.
I valori di risonanza NMR aumentano raggiungendo il massimo in acqua "superfredda".
L'indice di rifrazione in acqua presenta il suo valore massimo appena sotto 0°C.
La variazione di volume dell'acqua nel passaggio da forma liquida a gassosa è enorme.

Anomalie materiali
Nessuna soluzione acquosa è "ideale", ovvero non influenzata dal soluto.
D2O e T2O differiscono significativamente da H2O nelle loro prorietà fisiche.
H2O e D2O in forma liquida differiscono significativamente nei loro comportamenti di fase.
L'energia cinetica degli atomi di idrogeno dell'acqua aumenta a basse temperature.
In acqua i soluti ne variano le proprietà quali densità e viscosità.
In acqua la solubilità dei gas non-polari decresce con il diminuire della temperatura fino al minimo, per poi ricominciare ad aumentare.
La costante dielettrica dell'acqua è alta.
La costante dielettrica dell'acqua presenta una temperatura massima.
In acqua la motilità dei protoni e degli ioni idrossido è anomalmente veloce in un campo elettrico. 
La conduttività elettrica dell'acqua raggiunge il massimo a circa 230°C.
In acqua le costanti di acidità degli acidi deboli si presentano a temperature minime.
In acqua la diffrazione dei raggi X presenta una struttura estremamente dettagliata.
In presenza di alta pressione le molecole d'acqua si allontanano le une dalle altre all'aumentare della stessa.

Anomalie termodinamiche
La capacità di fusione dell'acqua raggiunge il suo massimo alla temperatura di -17°C.
L'acqua liquida ha una capacità di riscaldamento specifica pari a più del doppio di quella del ghiaccio o del vapore.
La capacità di riscaldamento specifica dell'acqua è stranamente alta.
La capacità di riscaldamento specifica dell'acqua è minima a 36° C. 
La capacità di riscaldamento specifica dell'acqua è massima a -45° C.
L'acqua ha una elevata temperatura di vaporizzazione.
L'acqua ha una elevata temperatura di sublimazione.
L'acqua ha una elevata entropia di vaporizzazione.
La conduttività termica dell'acqua è alta e raggiunge il suo massimo a circa 130° C.

Anomalie fisiche
L'acqua ha una viscosità stranamente alta
La sua viscosità aumenta al decrescere della temperatura.
Ma si riduce con la pressione al di sotto dei 33°C.
La diffusione diminuisce al diminuire della temperatura, ma a basse temperature aumenta all'aumentare di densità e pressione.
La diffusività termica raggiunge il valore massimo ad una pressione di 0.8 GPa (Gigapascal = 8.000 bar = 7895 atm). L'acqua ha una tensione superficiale estremamente alta. 

E sono certo che altre aspettano di essere scoperte, così come sono certo che dopo aver letto questo articolo guarderete l'acqua con maggior rispetto, soprattutto considerando il fatto che siete fatti per la maggior parte di acqua.

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Considerazioni sull'acqua alcalina

6/5/2019

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Capitolo 1
COME INVECCHIAMO
 
Abbiamo scoperto che man mano che invecchiamo diminuisce la presenza di bicarbonati nel nostro sangue. I bicarbonati sono sostanze tampone che il nostro corpo utilizza per cercare di mantenere il sangue ad un pH lievemente alcalino (7.365) neutralizzando le sostanze acide presenti nel corpo.
 
Gli effetti di questa diminuzione si osservano generalmente a partire dai 45 anni di età, con la comparsa dei primi sintomi di dolori, diabete, artrite, ipertensione, osteoporosi od altre patologie ancor più gravi come il cancro, e da quel momento proseguono diventando sempre più evidenti, poiché le nostre cellule producono continuamente residui acidi in forma liquida e gassosa e la minore disponibilità di bicarbonati  ne impedisce la completa neutralizzazione; a tal punto l'organismo deve difendersi convertendo tali residui in acidi solidi, ovvero colesterolo, acido urico, acidi grassi, fosfati, solfati, urati ecc. ed è facile comprendere che ciò favorisce la comparsa di calcoli, artrite, artrosi e tante altre patologie importanti che tendiamo a legare all'incedere dell'età ma che dovremmo invece legare all'aumento della acidificazione dell'organismo.
 
 Dicevamo che il corpo cerca di mantenere lievemente alcalino il pH del sangue, e per far ciò l'organismo usa il calcio, prelevandolo dall'interno delle arterie, dai denti e dalle ossa. Facendo questo produce dei danni che associamo all'aumentare dell'età ma ci permette di sopravvivere. É interessante notare  che le cellule sane sono normalmente neutre o leggermente alcaline mentre le cellule cancerose sono normalmente acide. Il cancro in effetti non può svilupparsi in un ambiente alcalino, e la minore disponibilità di bicarbonati che possano neutralizzare la acidificazione organica è una delle cause della formazione di processi cancerosi. Con questo non intendiamo dire che una alimentazione di tipo alcalino potrebbe curare il cancro od altre patologie derivanti dal processo di acidificazione  ma certamente potrebbe aiutare a prevenirle.
 
Se comprendiamo questo passaggio è inevitabile domandarsi "come posso realizzare una corretta prevenzione aiutando il mio corpo nella sua battaglia contro l'acidificazione?" e le prime risposte saranno quelle che quasi tutti conoscono: "ponendo attenzione alla dieta e facendo esercizio fisico". Ma è sufficiente?
 
Capitolo 2
I CIBI
 
Alcuni di noi prestano molta attenzione alla propria dieta ma sono certo che se ponessi loro la domanda "cosa c'è negli alimenti" mi guarderebbero in modo strano e non avrei risposta.
 
Il nostro cibo è composto quasi interamente (98%) di carbonio,  idrogeno, azoto e ossigeno. Questi elementi sono quelli che, bruciando grazie alla presenza di ossigeno, possono produrre l'energia che ci permette la vita. Purtroppo tale combustione metabolica produce residui acidi quali l'acido lattico,  il colesterolo, gli acidi grassi, l'acido carbonico, gli acidi urici, nitrossidi, ammoniaca ed altri. Il restante 2% di componenti del cibo è fatto di minerali alcalini e minerali acidi quali il sodio, il calcio, il potassio, il magnesio, il ferro, lo zolfo, il cloro, lo iodio tanti altri; quindi tendiamo a definire un determinato alimento alcalino o acido in base alla sua composizione minerale predominante, non considerando che il 98% dei suoi componenti nel nostro organismo produrrà inevitabilmente residui acidi.
 
Ignorare questo fatto può indurci a scegliere di instaurare una dieta "alcalina", ed a questo punto è facile comprendere che non ci darà alcun vantaggio e ci produrrà, per contro, degli squilibri nutrizionali, poiché il nostro corpo può, ed anzi deve, mangiare tutto ciò che la natura ci mette a disposizione, anche se con la necessaria moderazione.
 
la scienza dietetica è tremendamente complessa, tal ché è difficile trovare due dietologi assolutamente d'accordo tra loro e ciò a causa di alcuni presupposti non completamente corretti od universali, ma soprattutto a causa del fatto che nessuna dieta aggiunge bicarbonati al sangue, e neppure se ingerissimo direttamente bicarbonato di sodio riusciremmo a raggiungere tale obiettivo, dato che l'acido cloridrico contenuto nello stomaco lo scinderebbe in acqua, sale e biossido di carbonio, e l'effetto sarebbe identico a quello prodotto dall'assunzione di acido carbonico e sale.
 
Capitolo 3
L'ESERCIZIO FISICO
 
Chi pone attenzione alla propria alimentazione spesso la associa ad una adeguata attività fisica, che certamente ci aiuta a bruciare calorie ed eliminare tossicità, permettendoci inoltre di ottenere un corpo armonioso e forte. Ma, come per il cibo, anche l'attività fisica va affrontata con la giusta moderazione. Le credenze di coloro i quali si spingono ai propri limiti o ritengono che se non si prova dolore l'esercizio non serve a niente sono errate e dannose.
 
Un eccesso di attività fisica in realtà si traduce in un eccesso di produzione di acido lattico,  che è responsabile della sensazione di stanchezza ed esaurimento muscolare nonché di dolori ed in alcuni individui anche di attacchi d'asma.
 
Quando sottoponiamo la muscolatura ad un superlavoro bruciamo le nostre riserve di energia e produciamo rifiuti acidi così velocemente  che il sangue non riesce ad eliminarli del tutto, e questo favorisce il prodursi di accumuli di materiale acido che inizialmente vanno ad ostruire i vasi più piccoli, i capillari, contribuendo a rendere meno efficiente la capacità di smaltimento di tali scorie che si accumulano contaminando l'organismo. I muscoli si riscaldano mentre la circolazione periferica rallenta, quindi si raffreddano e percepiamo dolore.
 
È scientificamente provato che gli atleti che utilizzano l'acqua ionizzata alcalina difficilmente soffrono di crampi e sviluppano una maggiore resistenza.
 
Inoltre dobbiamo tenere presente che durante l'attività fisica, soprattutto se intensa, la pressione sanguigna può alzarsi. Se nell'organismo vi sono depositi di materiale acido questi possono essere messi in circolazione diffondendo in tutto il corpo il loro pH acido o addirittura ostruendo dei vasi sanguigni con le ben note conseguenze. Un pH dei liquidi organici maggiormente alcalino aiuta a prevenire che ciò accada.
 
È interessante notare che nessun esercizio fisico aggiunge bicarbonati al flusso sanguigno.
 
Capitolo 4
MA PERCHÉ PERDIAMO BICARBONATI?
 
Abbiamo appena visto ciò che accade durante l'attività fisica, e se ci rendiamo conto che questo fenomeno si verifica ogni giorno per tutta la vita sappiamo già la risposta. Ma vediamo cosa accade da un punto di vista più scientifico.
 
Il nostro corpo utilizza i c.d. tamponi alcalini ed i tamponi acidi per mantenere un pH adeguato. Il bicarbonato (HCO3-), solitamente unito ai minerali alcalini (KHCO3, NaHCO3, Ca (HCO3) o Mg (HCO3)2),  è un tampone alcalino mentre l'acido carbonico (H2CO3), che è una combinazione di acqua (H2O) e biossido di carbonio (CO2), è un tampone acido.
 
Il sangue abbiamo detto che deve mantenere un pH rigorosamente neutro (7.365 ottimale).
 
Quando l'idrossido di sodio (NaOH), che è alcalino, entra nel sangue si attiva il tampone acido per abbassare il pH troppo elevato:
 
NaOH + H2CO3 = NAHCO3 + H2O
ovvero bicarbonato di sodio e acqua
 
Viceversa, quando l'acido cloridrico (HCl), che è acido, entra nel flusso sanguigno, si attiva il tampone alcalino per alzarne il pH:
 
HCl + NaHCO3 =  NaCl + H2CO3
ovvero cloruro di sodio e acido carbonico
 
I tamponi acidi producono una reazione alcalina e quelli alcalini una reazione acida. La loro reazione dipende dagli elementi acidi o alcalini che entrano nel sangue.
 
Nel tempo gli elementi acidi si accumulano all'interno del flusso sanguigno. Il sangue cercherà di eliminarli completamente espellendo la CO2 proveniente da H2CO3 ed utilizzando i reni. Ma ce la farà senza che gli diamo un aiuto?
 
Il nostro attuale stile di vita, fatto di diete inadeguate, di un ambiente inquinato, di attività stressanti perché svolte in una società sempre più competitiva è in grado di creare grandi quantità di sostanze acide che ci inquinano pesantemente. Basti pensare al devastante consumo di bibite carbonate, acqua compresa, e tale consumo è in costante aumento. Il nostro corpo fa sempre più fatica ad eliminare l'anidride carbonica e noi ce la reimmettiamo bevendola. È un comportamento tipicamente umano, e se così non fosse nessuno fumerebbe.
 
Buona parte del nostro processo di invecchiamento, o perlomeno della sua qualità, è determinato dalla presenza, o mancanza, di sostanze alcaline nel nostro organismo, e le diete e l'attività fisica non bastano a mantenerle.
 
Capitolo 5
COSA FARE?
 
La soluzione è semplice come bere un bicchier d'acqua. Anzi, è proprio bere un bicchiere d'acqua! Ma non un'acqua qualsiasi, bensì un'acqua con precise caratteristiche ed un adeguato pH alcalino.
 
Gli ionizzatori d'acqua vengono prodotti in Giappone e Corea del Sud da più di mezzo secolo ed è da più di mezzo secolo che giapponesi e coreani bevono acqua alcalina ionizzata. Nonostante gli innumerevoli studi scientifici realizzati in quei Paesi su questo tipo di acqua il mondo occidentale continua ad ignorarne i benefici.
 
Ovviamente le industrie farmaceutiche non vedono di buon occhio la possibilità di prevenire alcune patologie attraverso l'acqua, dato che questo non fa loro guadagnare denaro.
 
Fortunatamente alcuni terapeuti, in particolar modo quelli olistici quali naturopati e omeopati per esempio, ma anche alcuni medici generici cominciano ad apprezzare e riconoscere le qualità di quest'acqua speciale. Tuttavia costoro hanno una straordinaria preparazione medica ma che non gli consente di comprendere le funzioni chimiche delle sostanze alcaline all'interno del nostro organismo, e credono addirittura che gli acidi contenuti nello stomaco possono distruggere l'alcalinità.
 
Bevendo acqua alcalina con un elevato pH, all'interno dello stomaco il pH si alza in misura tale da indurre lo stomaco a introdursi acido cloridrico.
 
Il processo chimico grazie al quale si ottiene l'acido cloridrico è:
 
H2O + CO2 + NaCl = HCl + NaHCO3
ovvero acido cloridrico più bicarbonato di sodio
 
L'acido cloridrico va nello stomaco e il bicarbonato dove va? Nel sangue!
 
La prima legge della termodinamica afferma che nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Quindi lo stomaco nel momento in cui produce sostanze acide contemporaneamente produce anche sostanze alcaline.
 
Se beviamo tanta acqua alcalina produciamo tanto acido cloridrico quindi avremo tanti bicarbonati nel sangue; più è alto il pH dell'acqua più acido cloridrico e bicarbonati verranno prodotti.
 
Nel mondo esistono numerosi produttori di ionizzatori di acqua alcalina, che ovviamente dichiarano che le loro macchine sono le migliori perché raggiungono un ORP più elevato (potenziale di ossidoriduzione) oppure perché realizzano strutture molecolari di minore dimensione oppure perché dispongono di elettrodi con un maggior numero di piastre,  ma in realtà la caratteristica fondamentale è quella di essere in grado di raggiungere un pH molto elevato.
 
Molti sintomi rappresentano malattie che il mondo medico non è ancora riuscito a comprendere da dove arrivino. Sono pressoché certo che la acidificazione dell'organismo sia la principale causa di tali patologie. Ciò nonostante non mi ritengo autorizzato a consigliare l'uso dell'acqua alcalina ionizzata in forza di ricerca scientifica comprovante, e non sono ancora riuscito a convincere nessun medico e nessuna università a compiere tale ricerca. Dispongo soltanto di alcuni risultati ottenuti dai ricercatori giapponesi coreani e russi non che della mia personale e diretta esperienza.
 
Mi rendo anche conto che alcune persone,  che hanno mente aperta e positiva e buon senso, stanno avvalendosi di queste indicazioni mentre altre stanno sprecando la loro vita e la loro salute aspettando i risultati dei test clinici e questo mi dispiace.
 
Capitolo 6
ALTRE INFORMAZIONI CORRELATE
 
6.1 INQUINAMENTO
 
Il nostro organismo è composto da circa 67 trilioni di cellule che vivono per circa 3 settimane,  dopodiché il codice genetico in esse contenuto (DNA) si divide in due metà, ognuna delle quali va la ricerca di proteine ed enzimi per duplicarsi ed in tal modo una cellula si suddivide in altre due cellule identiche.
 
Dato che praticamente pressoché tutte le cellule si duplicano noi dovremmo aumentare la nostra massa di 67 trilioni di cellule ogni 3 settimane. Ma siccome noi continuiamo ad avere 67 trilioni di cellule evidentemente la metà delle nuove nate viene eliminata mentre l'altra rimane e prende il loro posto.
 
Quali rimangono e quali vengono eliminate? Secondo la prima elementare legge di natura sopravvive il più forte, quindi saranno quelle più forti e sane che rimangono mentre le cellule deboli, malate, inquinate, infette o morte verranno eliminate. Questo è il modo che la natura ha escogitato in milioni di anni per difenderci dalle aggressioni di un mondo sempre più contaminante.
 
Poiché metà dei 67 trilioni di cellule che compongono il nostro organismo vengono eliminate ogni 3 settimane,  possiamo agevolmente calcolare che ogni secondo perdiamo quasi 40 milioni di cellule senza nemmeno accorgercene. Ognuna di queste cellule, che pesa circa un miliardesimo di grammo, si trasforma in un rifiuto acido dello stesso peso che deve essere neutralizzato immediatamente. Per fare ciò è necessario disporre di un adeguato tampone alcalino e se ne disporremo in misura sufficiente manterremo una condizione di buona salute, in caso contrario con il tempo ci ammaleremo.
 
6.2 IL SISTEMA IMMUNITARIO
 
Ovviamente le malattie infettive non sono causate dall'ambiente acido, ma è l'ambiente acido che ne favorisce l'attecchimento.
 
Quando agenti estranei invadono il nostro organismo inizia una vera e propria battaglia, poiché quest'ultimo utilizza i globuli bianchi per combattere gli intrusi ed eliminarli. Per fare ciò il globuli bianchi eliminano le cellule contaminate ed infette che si trasformano in residui acidi. E siamo daccapo.
 
6.3 IL CICLO DELLA VITA: LA GRAVIDANZA
 
Quando una donna rimane incinta perde una quantità infinita di minerali alcalini cedendoli al feto. Il feto rimane nella placenta per 9 mesi e durante questo periodo riceve i nutrienti attraverso il cordone ombelicale.
 
Il feto metabolizza tali nutrienti per crescere e sviluppare la propria struttura, e facendo questo produce rifiuti acidi. Ma i vasi sanguigni del feto non sono collegati a quelli della madre, quindi il feto non può espellere i rifiuti acidi attraverso le urine materne. Deve eliminarli riversandoli nella placenta dove rimarranno fino alla rottura delle acque. Per evitare che il feto debba vivere in un ambiente tremendamente inquinato da se stesso la madre, nella prima parte della gravidanza, riversa nella placenta una grande quantità di materiale alcalino rendendo se stessa acida. La scienza medica giapponese ritiene che questa sia la causa delle nausee mattutine.
 
Quindi la gravidanza potrebbe essere la principale causa della successiva osteoporosi, patologia tipicamente femminile. Probabilmente donne che disponessero di un adeguato quantitativo di materiale alcalino non proverebbero nausee mattutine e non predisporrebbero il proprio organismo a soffrire di osteoporosi.
 
Capitolo 7
CONCLUSIONI
 
Appena cominciamo a perdere bicarbonati nel sangue, cioè verso i 45 anni, cominciamo fisiologicamente ad invecchiare.
 
Considerato il diretto rapporto di causa ed effetto mi sento sufficientemente convinto del fatto che per rallentare il processo di invecchiamento e migliorarne la qualità potrebbe essere utile integrare con sostanze alcaline nel corso dell’intera vita.
 
Purtroppo la nostra salute e qualità di vita è influenzata non solo dall'ambiente che ci circonda ma anche da pesantissimi interessi economici.
 
Talune industrie che producono molto denaro e dovrebbero occuparsi del nostro benessere in realtà non hanno interesse a mantenerci in buona salute perché se stiamo bene noi stanno male loro.
 
La diffusione della conoscenza, anche grazie ad internet, ci presenta quotidianamente ogni tipo di informazioni, alcune corrette, altre completamente sbagliate.
 
Per comprendere cosa possa essere corretto ed avere un senso e cosa invece no, è necessario disporre di saggezza e la saggezza è una qualità che attribuiamo a Dio.
 
Possa Dio illuminarvi e darvi la saggezza necessaria a comprendere ed usare le informazioni che ho esposto a vostro beneficio.

www.akosol.it
Akosol - research dpt. - Carlo Makhloufi Donelli
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Benefici dell'utilizzo della tecnologia FIR (PTA) per la salute

11/1/2019

Commenti

 
Questo articolo è un compendio degli studi scientifici che ho fin’ora consultato per aumentare le mie conoscenze sull’applicazione dei FIR, ovvero del PTA di AKOSOL, agli esseri viventi.
Foto
I raggi FIR, ovvero “raggi infrarossi lontani”, sono quella parte di raggi infrarossi a frequenza più bassa, cioè con lunghezza d’onda λ compresa tra 15 e 1.000 µm, ovvero la banda di frequenza compresa tra 300 GHz e 20 THz.

L’applicazione di dispositivi capaci di emettere FIR (infrarossi lontani), nonché la termo terapia, la terapia PEMF, quella con luce rossa e con ioni negativi viene ampiamente studiata da medici, scienziati e gruppi di ricerca da più di cinquanta anni. Hanno dimostrato di avere effetti e capacità curative e di poter migliorare la qualità della vita in molte condizioni di salute.

PubMed è il principale database di ricerca della US National Library of Medicine (NLM) e del National Institutes of Health (NIH), con oltre 27 milioni di citazioni inerenti letteratura biomedica tratte da MEDLINE, da riviste di scienze della vita e da libri online. È la fonte principale per reperire informazioni sulle più recenti ricerche in materia di tecnologie per la salute, di farmaci e trattamenti nonché studi scientifici.

Quasi tutti i collegamenti che cito portano ad articoli e rapporti pubblicati in PubMed, Medline o NASA.

Potere di guarigione dei raggi FIR emessi dai cristalli


Le proprietà curative della bio-risonanza di Ametiste ed altre gemme capaci di emettere raggi FIR nella frequenza 4-16 micron sono state evidenziate da diverse ricerche scientifiche:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2689357
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12053208

Terapia con FIR (INFRAROSSI LONTANI)


La terapia con infrarossi lontani per problemi di salute cronici cardiovascolari, autoimmuni e di altro tipo: una revisione sistematica (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4935255/) ha dimostrato che la fisioterapia FIR, migliora la salute dei pazienti con:

• ischemia
• malattie cardiovascolari,
• diabete mellito,
• malattia renale cronica
 
La terapia mediante infrarossi lontani si è rivelata efficace anche per:

• alleviare il dolore nei pazienti con dolore cronico
• eliminare la sindrome da stanchezza cronica,
• alleviare la fibromialgia
• riparare i danni muscolari
• lenire il dolore agli arti fantasma dopo l'amputazione
• trattare la depressione in pazienti con insonnia, aumentando i livelli di serotonina
 
Questi studi hanno dimostrato che la radiazione FIR produce diversi effetti, come l'aumento del flusso del sangue nelle arterie e nella circolazione sanguigna periferica, migliorando la funzione endoteliale, alleviando affaticamento e dolore, riducendo la pressione sanguigna e promuovendo la dilatazione dei capillari.

Radiazione infrarossa lontana (FIR): i suoi effetti biologici e le applicazioni mediche
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3699878

Basandosi sullo studio in vitro di linee di cellule tumorali umane, vi sono evidenze che suggeriscono che l'irradiazione di FIR può essere utilizzata come trattamento medico efficace per alcune cellule tumorali che hanno bassi livelli di HSP70.
Si è anche dimostrato che la fisioterapia FIR aiuta a gestire il disagio della dismenorrea primaria nelle pazienti; le fasce FIR utilizzate in questo studio hanno aumentato la temperatura corporea superficiale locale ed il flusso sanguigno addominale, oltre a ridurre il dolore e il disagio ad esso relativo. Lo studio ha anche rilevato un potenziamento dell’effetto dell'agente topico nella riduzione della cellulite.
L’applicazione di FIR si è rivelata efficace anche per:

• accelerare la guarigione delle ferite,
• eliminare il dolore cronico e acuto,
• migliorare l'immunità,
• migliorare il flusso sanguigno e la microcircolazione
 
Radiazione infrarossa lontana (FIR): i suoi effetti biologici e le applicazioni mediche
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3699878

Calore FIR per sudorazione e disintossicazione, eliminazione di mercurio e rimozione di metalli pesanti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3312275

Trattamento ad infrarossi dell'obesità e della sindrome metabolica
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3583363

Effetti dei raggi del lontano infrarosso (FIR) sul collo miofasciale, spasmi muscolari e rigidità

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24152215

Sollievo dal dolore alla schiena come uno degli effetti terapeutici FIR più evidenti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26409395

Dolore agli arti fantasma trattato con raggi FIR (infrarosso lontano)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19964539/

Trattamento del mal di schiena cronico con FIR

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2539004

Gli effetti della terapia termica ripetuta per i pazienti con dolore cronico

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16088266

Effetti della terapia termica che combina sauna ed esercizio subacqueo in pazienti con
fibromialgia
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21742283
 
Efficacia della terapia Waon per la fibromialgia
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18703857

Miglioramento della sensibilità del piede e riduzione del dolore nei pazienti con neuropatia periferica dopo trattamento con energia infrarossa FIR monocromatica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16504836

La terapia con infrarossi lontani promuove la riparazione del nervo sciatico ferito

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4333284

Gli effetti della terapia termica FIR ripetuta in due pazienti con sindrome da stanchezza cronica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15992574

Efficienza della termoterapia con infrarosso lontano FIR per stanchezza cronica e stanchezza

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17561703

L'effetto sui livelli di serotonina e MDA nei pazienti depressi con insonnia quando i raggi FIR vengono applicati ai punti terapeutici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19885944

Moxibustione e terapia ad infrarossi lontani FIR nel trattamento dell'insonnia

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4944240

Il riscaldamento moderato della zona addominale stimola la motilità intestinale e la biosintesi della serotonina nell'intestino e fornisce sollievo per la stitichezza

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3092738

Moxibustione e riscaldamento FIR stimolano la biosintesi della serotonina e degli enzimi nell'intestino

rivelandosi efficaci per il trattamento di problemi gastro-enterici
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3520423

Riscaldamento ad infrarossi lontani FIR per patologie cardiovascolari, autoimmuni, tossico-indotte, polmonari ed altri problemi di salute cronici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21951023

Terapia FIR  per problemi cardiovascolari e altri problemi di salute cronici: una revisione sistematica.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25716016

Applicazione del calore FIR per la prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolari e dei disturbi cardiaci

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2718593

La terapia FIR migliora la funzione endoteliale, la rigidità arteriosa e la pressione sanguigna
negli umani sedentari
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27270841

Effetti dell’applicazione FIR sul recupero da sessioni di allenamento di forza e di resistenza negli uomini

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4493260

Effetti dell'infrarosso lontano FIR sul corpo intero per il recupero da danni muscolari indotti dall'esercizio in corridori altamente addestrati

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3233540

Recupero sportivo con trattamento FIR.
 Eliminazione del dolore muscolare post-esercizio
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27601783

L'effetto della sauna e della terapia FIR sul profilo lipidico

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25001587

FIR e terapia termica per la neurite

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4333284

Trattamento a raggi infrarossi FIR per pazienti con artrite e spondilite anchilosante

https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10067-008-0977-y

Riscaldamento profondo per la dissoluzione dei cristalli di gotta.
 Il calore FIR (infrarossi lontani) dovrebbe essere in grado di trattare le articolazioni in modo naturale e non intensivo
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5131323

Gli effetti che inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali mediante la capacità della radiazione infrarossa lontana (FIR)
di promuovere la produzione di proteine ​​da shock termico HSP ed il potenziamento delle proprietà immunitarie
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17968683

Le radiazioni dell'infrarosso lontano FIR inibiscono la proliferazione, la migrazione e l'angiogenesi delle
cellule endoteliali della vena ombelicale umana e riducono il rischio di malattie correlate all'angiogenesi, incluso il cancro

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24334140

Effetti biologici e applicazioni mediche della radiazione infrarossa FIR, che può attivare fotostimolazione e fotobiomodulazione a beneficio della stimolazione neurale, con particolare riferimento alla guarigione delle ferite ed al trattamento del cancro

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28441605

Gli effetti della terapia termica FIR ripetuta sulla qualità della vita nei pazienti con diabete mellito di tipo II

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20569036

Calore FIR per vivere meglio con il diabete mellito

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20569036

Miglioramento della sensibilità nei pazienti con neuropatia periferica: effetti dell'infrarosso FIR  monocromatico

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15778471

Gli effetti riparatori della terapia con luce pulsata ad infrarossi FIR sulla significativa perdita di protezione
periferica nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 e 2 a lungo termine

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16710647

Effetto dell'esposizione al calore della sauna FIR sul dolore neuropatico e reumatoide

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1375727

Trattamento di tromboangioite obliterante e flebite degli arti inferiori con terapia ad infrarossi lontani FIR

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28759424

Effetto biologico della terapia del lontano infrarosso FIR sull'aumento della microcircolazione cutanea

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16606412

L'efficacia della terapia del lontano infrarosso FIR nel miglioramento della circolazione.
 Studio con pazienti emodializzati con malattia renale allo stadio terminale e fistola artero-venosa.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25464959

La terapia del lontano infrarosso FIR migliora il flusso sanguigno di accesso e la pervietà non assistita della fistola artero-venosa nei pazienti in emodialisi

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17267744

Effetti della radiazione combinata nell'infrarosso lontano FIR sulla perfusione di sangue periferico ed attività autonomiche

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28883882

Effetti antiipertensivi a lungo termine del raggio dell'infrarosso lontano FIR (studio sugli animali)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26857237

Le procedure FIR e Sauna FIR prevengono i raffreddori

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2622833

La terapia a infrarossi lontani FIR ha indotto il trattamento con Heat Shock Protein dell'influenza

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4908103

Effetti clinici della terapia del lontano infrarosso FIR in pazienti con rinite allergica, infezioni respiratorie

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18002246

Vantaggi della temperatura corporea aumentata per il trattamento antimicrobico della malattia di Lyme

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8792482

Proprietà termo protettive contro le scottature solari e le relative complicanze

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1610218

PULSED ELECTROMAGNETIC THERAPY (PEMF)


Risultati della ricerca generale PUBMED per PEMF 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/?term=PEMF

Magneti permanenti in medicina

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17618081

Ricerca sul trattamento di emicrania e cefalea con terapia PEMF

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17975726

Trattamento dell'emicrania con campi elettromagnetici pulsanti: uno studio in doppio cieco, controllato con placebo

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11279973

Gli studi per il dolore del nervo sciatico e la rigenerazione dei nervi hanno mostrato l'efficienza della terapia PEMF

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25143937

La stimolazione pulsata dei campi elettromagnetici migliora la rigenerazione del nervo sciatico

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8216387
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2029930

Trattamento del dolore al collo con PEMF

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19445809

L'effetto dei campi elettromagnetici pulsati nel trattamento dell'osteoartrosi cervicale

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15986086

Terapia magnetica del dolore cronico muscolo-scheletrico e della fibromialgia

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2670735

Studio dell'efficienza della PEMF per il trattamento della lombalgia

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2444866416300514

Fusione della colonna vertebrale per lombalgia discogenica con PEMF

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11010056

Trattamento PEMF del dolore della sindrome da chirurgia dorsale fallita

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4317147

Terapia PEMF nella gestione del mal di schiena e disturbi muscoloscheletrici (MSD)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24564041

Magneti per il trattamento dei dolori radicolari

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17618081

Terapia PEMF nella gestione del dolore postoperatorio ed edema, trattamento delle ferite croniche e per facilitare la vasodilatazione e l'angiogenesi dopo la chirurgia plastica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19371845

Campi elettromagnetici pulsati (PEMF) per il trattamento della frattura dell'osso lungo e lombare e
chirurgia della colonna vertebrale cervicale con degenerazione del muscolo lombare
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27282093

Terapia a campi elettromagnetici pulsati dell’osteoporosi

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4482283

PEMF per la rigenerazione delle ossa, dei nervi, delle articolazioni e dei tendini

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5365212
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2936347
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3556314
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3192716
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5043605

Trattamento di ossa, articolazioni, rigidità e spalle con campi magnetici pulsati

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3791961

Campi elettromagnetici pulsati per il trattamento dell'osteoartrite del ginocchio

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26705327

Ingrandimento della prostata (iperplasia prostatica, prostata gonfia) minzione frequente e trattamento della prostatite con terapia magnetica pulsata

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4145661

Terapia PEMF per dolore pelvico e infiammazione, sollievo dal dolore mestruale e dismenorrea

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7531030

Effetto terapeutico dei campi elettromagnetici a bassa frequenza nelle malattie neurodegenerative e nella sclerosi multipla

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28197174

Studio del trattamento PEMF per alcuni tipi di cancro

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5119968

Trattamento con campo elettromagnetico pulsato a bassa frequenza (PEMF) per pazienti con
polineuropatia diabetica e neuropatia periferica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2812751
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14635988
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23637830

Campi magnetici per la medicina rigenerativa.
 La cellula si presta ad un processo di auto-guarigione se riceve informazioni specifiche. Terapia della disfunzione sessuale PEMF
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28702986

Effetti microcircolatori del campo elettromagnetico pulsato

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14656663

Campi elettromagnetici pulsati a bassa tensione transcranica in pazienti con depressione resistente
ai trattamenti
http://www.biologicalpsychiatryjournal.com/article/S0006-3223(10)00162-9/fulltext

TERAPIA CON BIO STIMOLAZIONE DELLA LUCE ROSSA


Conosciuta anche come LLLT (laser a basso livello o terapia della luce di basso livello), LILT (terapia della luce a bassa intensità), fotobiostimolazione, biostimolazione (BIOS), fotobiomodulazione, stimolazione fotonica o fotoringiovanimento.

La luce rossa monocromatica (luce con la stessa lunghezza d'onda) e la terapia con luce infrarossa condividono lo stesso valore in benefici.

La luce rossa visibile in grado di penetrare la pelle a una profondità di circa 8-10 mm è più efficiente in queste superfici; l'energia della luce viene assorbita e convertita in energia cellulare, stimolando un'intera serie di eventi metabolici e processi naturali del corpo attuati a livello cellulare per produrre molti benefici nel campo delle cure anti-invecchiamento, delle ferite e del sollievo dal dolore.
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?durata = LLLT + O + livello + basso + laser + terapia + O + Fotobiomodulazione + E + circolazione
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?termine = LLLT + O + livello + Low + laser + terapia + O + Fotobiomodulazione + E + fibroblasti
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?durata = LLLT + ATP + O + LLLT + reattivo + ossigeno + specie + O + LLLT + ossidativo + sollecitazione + O + Photobiomodulation + ATP + O + + Fotobiomodulazione reattivo + ossigeno + specie + O + + Fotobiomodulazione oxidative + lo stress
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=LLLT+tissue+granulazione
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=lllt+inflammation+or+low-livello del laser + + + infiammazione o + fotobiomodulazione + infiammazione

Gli studi della NASA e di altri scienziati che ho incontrato nelle ricerche generali di cui sopra portano molti risultati a riguardo degli effetti della terapia della luce rossa:

• Aumento della circolazione e formazione di nuovi capillari
• Aumento dell'attività del sistema linfatico
• Aumento della produzione di collagene e fibroblasti
• Aumento del rilascio di ATP o di energia cellulare grezza
• Aumento della fagocitosi o pulizia cellulare
• Stimolazione della granulazione tissutale
• Rigenerazione dei nervi
• Infiammazione ridotta
• Recupero post stroke
• Promozione dell’anti-invecchiamento della pelle
• Trattamento di acne, rosacea, eczema, psoriasi, herpes labiale e herpes, tagli, graffi, ustioni e contusioni

Di seguito sono riportati i link ad alcuni articoli con particolari condizioni di ricerca.

La tecnologia della luce della NASA riduce con successo gli effetti collaterali dolorosi dei pazienti affetti da cancro e trattati con radiazioni e chemioterapia

https://www.nasa.gov/topics/nasalife/features/heals.html
https://www.nasa.gov/centers/marshall/multimedia/photogallery/photos/photogallery/xssi/photo_led.html
https://www.nasa.gov/topics/nasalife/features/heals_photos.html
https://www.nasa.gov/centers/marshall/news/news/releases/2003/03-199.html
https://www.nasa.gov/home/hqnews/2003/nov/HQ_03366_clinical_trials.txt

Influenza della combinazione di luce laser infrarossa e rossa sulla guarigione delle ferite cutanee
infette da Staphylococcus aureus
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21214389

Analisi dell'effetto sistemico della terapia laser rossa e infrarossa sulla riparazione delle ferite

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19708798

La fototerapia a basso livello di Red Light LED induce l'angiogenesi e migliora la guarigione della ferita
ischemica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2536344

La terapia di fotobiomodulazione promuove la neurogenesi migliorando il microambiente locale post-ictus e stimolando le cellule neuroprogenitrici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29056360

Miglioramento significativo nella cognizione nei casi di demenza da lieve a moderatamente grave trattati
con
fotobiomodulazione
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28186867

Ricerca degli effetti della terapia di luce rossa sulla stimolazione biologica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4126803

Fotobiomodulazione a luce rossa nella lesione della retina e nelle malattie dei tessuti molli

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26427443

Laser terapia a basso livello a luce rossa contro le rughe

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28195844

Terapia della luce a basso livello con diodi a emissione di luce rossa per il viso, anti-età ed eliminazione
delle rughe

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25039464

Fototerapia a luce rossa anti-invecchiamento per il ringiovanimento della pelle

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17173579

Trattamento dell'acne con fototerapia a luce rossa e altri LED a luce monocromatica

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28095551

TERAPIA CON IONI NEGATIVI


Efficacia degli ioni negativi per la salute

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1352231004005953

Air Ions per la salute dei polmoni

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3848581

Effetti degli ioni negativi su pazienti con asma e bronchite

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC459615

Depressione e trattamento dell'umore basso con gli ioni

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7181816

Metodi di stimolazione simili all’agopuntura efficaci per molti disturbi tra cui la
sindrome del tunnel carpale
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5481834

Efficienza anionica nel trattamento SAD (depressione affettiva stagionale)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3598548


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La Deprivazione sensoriale: benefici per la salute

3/1/2019

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La deprivazione sensoriale mediante terapia di galleggiamento è stata collegata ad un'ampia varietà di effetti benefici, tra cui riduzione dello stress, riduzione dell'ansia e della depressione, sollievo dal dolore, riduzione dell'infiammazione, miglioramento dell'affaticamento cronico e sintomi associati al burnout. È stato dimostrato che aumenta la creatività, approfondisce gli stati meditativi e migliora le prestazioni sportive. Ha anche un enorme potenziale nel trattamento delle lesioni traumatiche del cervello, resettando il sistema neuroendocrino.
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Se hai desiderato provare la c.d. deprivazione sensoriale mediante terapia di galleggiamento, sappi che non sei il solo. In effetti, questa tecnica di deprivazione sensoriale sta diventando sempre più popolare ed ha benefici che vanno dal semplice rilassamento al recupero dopo un trauma cranico.

La maggior parte delle vasche di galleggiamento hanno le dimensioni di un letto matrimoniale e non contengono più di 30 cm. d'acqua sovrasaturata con 400-450 kg. di sale Epsom in 800 litri d’acqua, riscaldata ad una temperatura di 34,2° C, che è la normale temperatura superficiale della pelle.

Benefici per la salute

la terapia di flottazione è stata collegata a una serie di effetti benefici, tra cui: (3, 4)
  • Riduzione dello stress (5)
  • Riduzione d’ansia (6), depressione  e sintomi dello stress post-traumatico inibendo la produzione di cortisolo (7, 8, 9)  e inibendo la risposta di “lotta o fuga” nell’amigdala
  • Sollievo dal dolore (10)
  • Aumento della creatività (11)
  • Stato meditativo approfondito
  • Riduzione dell’infiammazione
  • Miglioramento del sonno
  • Miglioramento dell'umore (12)
  • Miglioramento delle prestazioni atletiche accelerando l'eliminazione dell'acido lattico
  • Miglioramento dell'affaticamento cronico e dei sintomi associati al burnout (13)

​Secondo uno studio del 2014 (14), il trattamento di deprivazione sensoriale in una vasca di galleggiamento "ha effetti benefici su partecipanti relativamente sani" e potrebbe avere valore come assistenza sanitaria preventiva riducendo la depressione e l'ansia. Secondo gli autori:
“Lo stress, la depressione, l'ansia e il dolore erano significativamente diminuiti mentre l'ottimismo e la qualità del sonno aumentavano significativamente per il gruppo REST [terapia di stimolazione ambientale limitata], mentre non sono stati osservati risultati significativi per il gruppo di controllo. C'era anche una correlazione significativa tra la consapevolezza della vita quotidiana e gradi di stati alterati di coscienza durante il rilassamento nella vasca di galleggiamento.”

I vantaggi del silenzio

Mentre si cerca di capire come mai la terapia di deprivazione sensoriale mediante galleggiamento causa questi benefici effetti, si sa che anche il solo silenzio dà benefici molto simili. Secondo Psych Central, passare il tempo in completo silenzio ha dimostrato di produrre cambiamenti fisiologici, tra i quali (15):
  • Abbassamento della pressione sanguigna
  • Miglioramento della funzione immunitaria
  • Aumento della funzione cognitiva
  • Diminuzione dello stress
  • Migliore regolazione ormonale
  • Il silenzio promuove anche benefici emotivi e psicologici, quali:
  • Aumento della creatività
  • Autocoscienza e gratitudine
  • Auto-osservazione e auto-riflessione che porta al miglioramento di sé
  • Connessione spirituale
  • Miglioramento del sonno

Gli stati alterati di coscienza possono influire sulle soglie di dolore e stress


A parte gli effetti del silenzio e gli effetti rigenerativi del ripristino del sistema neuroendocrino, anche la terapia di deprivazione sensoriale mediante galleggiamento (18) ha un impatto sulla fisiologia attraverso l'induzione di uno stato alterato di coscienza. Uno studio 19 su questo aspetto è stato pubblicato nel 2004.

Ventitré atleti sono stati sottoposti a due sessioni di deprivazione sensoriale, una in un serbatoio di galleggiamento e l'altra in una camera di deprivazione sensoriale. In quest'ultima, ci si sdraia su un letto in una stanza insonorizzata e completamente buia. Immediatamente dopo ciascuna sessione, la soglia del dolore dei partecipanti è stata misurata gonfiando un bracciale della pressione sanguigna su un braccio.

Il grado di stati alterati di coscienza di ciascun partecipante è stato anche misurato usando uno strumento in grado di "valutare la deviazione sperimentata dallo stato normale". Come si potrebbe intuire, i partecipanti hanno sperimentato alterazioni nella coscienza molto maggiori nella vasca di galleggiamento rispetto alla camera buia insonorizzata.
Curiosamente, sono state trovate alterazioni di coscienza più elevate in correlazione a livelli più elevati di dolore e stress sperimentati. Secondo gli autori:
“Questi risultati suggeriscono che le particolari caratteristiche distintive della flottazione-REST e camera-REST possono causare deviazioni selettive dai normali livelli di coscienza .. che possono essere alla base dell'esperienza soggettiva delle soglie del dolore e dello stress.”

Uno studio successivo (20) ha rilevato che le persone che sono più sensibili emotivamente e più inclini all'ansia e all'egocentrismo erano significativamente più inclini a sperimentare stati di coscienza alterati o i cosiddetti stati mistici durante la terapia di flottazione rispetto agli individui meno sensibili.

Gli stati meditativi proteggono e migliorano la salute


Nel complesso, la meditazione ha dimostrato di avere significativi benefici per la salute, quindi non è così sorprendente che la terapia di deprivazione sensoriale abbia effetti simili. Molti di questi benefici potrebbero essere considerati un sottoprodotto della riduzione dello stress; lo stress è infatti colpevole di promuovere la cattiva salute su tutto l’organismo, e la capacità della meditazione di sedare lo stress è un importante beneficio per la salute.

Ricercatori della Carnegie Mellon University hanno pubblicato uno studio nel 2015 sostenendo di aver trovato il meccanismo biologico attraverso il quale la consapevolezza influenza la salute fisica. In poche parole, la meditazione influisce sulla biologia e sulla salute fisica attraverso "percorsi di riduzione dello stress" nel cervello. Come spiegato nel comunicato stampa (21):
“Quando un individuo sperimenta stress, l'attività nella corteccia prefrontale - responsabile del pensiero cosciente e della pianificazione - diminuisce, mentre l'attività nell'amigdala, nell'ipotalamo e nella corteccia cingolata anteriore - regioni che attivano rapidamente la risposta allo stress del corpo - aumenta.”

Gli studi hanno suggerito che la consapevolezza inverte questi schemi durante lo stress; aumenta l'attività prefrontale, che può regolare e abbattere la risposta biologica allo stress.

Un'eccessiva attivazione della risposta biologica allo stress aumenta il rischio di malattie influenzate dallo stress (come depressione, HIV e malattie cardiache). Riducendo le esperienze di stress degli individui, la consapevolezza può aiutare a regolare la risposta allo stress fisico e infine a ridurre il rischio e la gravità delle malattie legate allo stress ". Tali effetti possono spiegare le ragioni per le quali la meditazione può aiutare ad alleviare le malattie legate allo stress come:
  • Alta pressione sanguigna
  • Dolore cronico, tra cui mal di testa
  • Problemi respiratori come l'enfisema e l'asma
  • Disturbi del sonno e stanchezza
  • Sindrome gastrointestinale e sindrome dell'intestino irritabile
  • Disturbi della pelle
  • Depressione lieve e sindrome premestruale (PMS)

La meditazione può anche avere un impatto distinto sull'espressione genica. Ad esempio, i ricercatori del Benson-Henry Institute per Mind Body Medicine (22) hanno cercato di quantificare i benefici della risposta di rilassamento valutando l'espressione genica prima e dopo la meditazione e hanno confrontato gli effetti delle routine di meditazione a breve e lungo termine.

Tra le loro scoperte, hanno scoperto che la meditazione ha effetti anti-infiammatori. In uno studio, 23 partecipanti hanno partecipato a un programma di meditazione di otto settimane, ed in loro si è notato un aumento della produzione di antiossidanti, attività della telomerasi e stress ossidativo.

Una possibile teoria spiega che i geni NF-kappa B possano fungere da messaggeri tra lo stress psicologico e fisico, inducendo così il corpo a tradurre la preoccupazione in infiammazione. Inoltre, sembra esserci una relazione dose-dipendente in gioco, quindi maggiore è la risposta di rilassamento, maggiore è l'ottimizzazione dei geni e maggiori sono gli effetti anti-infiammatori.

La terapia di deprivazione sensoriale mediante galleggiamento induce un importante rilassamento fisico e mentale, consentendo di vivere l'esperienza di essere sostanzialmente privi di corpo, e questo profondo rilassamento può essere parte integrante del meccanismo di riduzione dell'ansia, del dolore e dell'infiammazione.

Aumento di magnesio


Forse uno degli effetti meno studiati ed apprezzati della terapia di deprivazione sensoriale mediante galleggiamento è che probabilmente aumenta i livelli di magnesio, e poiché oltre l'80% delle persone è carente di magnesio, il fatto che si galleggia in mezza tonnellata di sale Epsom è un grande vantaggio.

In effetti, questo aspetto dei serbatoi di galleggiamento mi ha incuriosito abbastanza da prendere in considerazione l'idea di averne uno, dato che io, come molte persone, ho difficoltà a far salire i miei livelli di magnesio abbastanza in alto e per lungo periodo.

Se qualcuno dei miei lettori ha fatto terapia di deprivazione sensoriale mediante galleggiamento ed ha fatto l’esame dei livelli di magnesio pre- e post-RBC, è pregato di lasciare la propria esperienza nei commenti qui sotto in quanto è difficile trovare la documentazione su questo aspetto di questa straordinaria terapia.

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Fonti e riferimenti:
  • 1, 2 Men’s Health February 5, 2018
  • 3 Bulletproof May 11, 2018
  • 4 Washington Post January 21, 2018
  • 5, 12, 13 Psychology and Health June 2005; 20(3): 405-412 (PDF)
  • 6 European Journal of Integrative Medicine June 2017; 12: 53-59
  • 7 Bending and Mending the Neurosignature (PDF)
  • 8 International Journal of Stress Management 2006; 13(2): 154-175
  • 9 Open Journal of Medical Psychology 2013; 2(3) Article ID: 34022
  • 10, 17 Social Behavior and Personality: An international journal, 2007; 35(2):143-156
  • 11 Music and Medicine May 6, 2011 (PDF)
  • 14 BMC Complement Altern Med. 2014 Oct 25;14:417
  • 15 Psych Central, Hidden Benefits of Silence
  • 16 Goop.com Vipassana Meditation
  • 18 Sensory Deprivation Therapy FAQ
  • 19 Social Behavior and Personality 2004; 32(2): 103-116
  • 20 Social Behavior and Personality 2014; 42(9): 1495-1506
  • 21 Eurekalert February 12, 2015
  • 22 Benson-Henry Institute for Mind Body Medicine
  • 23 PLOS One DOI: 10.1371/journal.pone.0002576
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9 rimedi "della nonna" e gli studi scientifici sui loro effetti

18/12/2018

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Sebbene molti rimedi casalinghi paiano assurdità, alcuni sono supportati da studi scientifici reali a sostegno dei loro benefici; ma quando si parla di salute è buona norma consultare sempre il medico prima di prendere qualunque iniziativa.
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La medicina moderna, compresi i prodotti farmaceutici, ha avuto un impatto enorme sulla società.

Le medicine salvavita hanno evitato la morte prematura di milioni di persone in tutto il mondo, e sono il nostro più potente scudo contro la miriade di microbi e disturbi che ci aggrediscono costantemente.

Ma molti dei prodotti della medicina moderna sono derivati o si basano  su piante e altre fonti naturali. 

"Praticamente tutti i farmaci più utilizzati hanno un'origine vegetale", afferma Catherine Ulbricht, PharmD, senior pharmacist presso il Massachusetts General Hospital.

"Il farmaco numero uno OTC, l'aspirina, è una versione sintetica di un composto trovato nell'albero di salice: molte statine sono basate su funghi e il Tamiflu è originato dall'anice stellato cinese".

1. La camomilla può aiutare con l'ansia
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La camomilla è stata da tempo conosciuta come un rimedio casalingo per calmare ansia e nervosismo, e sembra che ci siano riscontri scientifici in tal senso. Alcuni studi scientifici hanno infatti dimostrato che questa erba agisce effettivamente come un lieve sedativo e, per estensione, è un trattamento efficace per l'ansia.

Il tè fatto con questo fiore ha anche dimostrato che può aiutare a curare la depressione. Uno studio scientifico condotto nel 2016 dalla Perelman School of Medicine ha trattato 98 pazienti affetti da depressione tra il 2010 e il 2015; 47 partecipanti hanno ricevuto un placebo e gli altri camomilla. La sperimentazione ha dimostrato che il gruppo della camomilla ha avuto oltre il 40 percento di recidive di ansia in meno durante il periodo di trattamento.

I fiori essiccati della pianta contengono terpenoidi e flavonoidi, che sono i principali ingredienti attivi che forniscono le proprietà medicinali della pianta.

Aiuta anche ad alleviare il bruciore di stomaco, l'indigestione e le coliche nei bambini. Ma ripetiamo che per qualsiasi malattia o dolore importante, è buona norma consultare sempre il medico per valutare la migliore forma di trattamento.

2. Lo zenzero è ottimo per la nausea
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Lo zenzero è noto da tempo per la sua capacità di alleviare i sintomi della nausea. Dai sintomi più lievi fino al mal di mare, mangiando un po' di zenzero ci si rimetterà a posto.

Chiunque abbia provato a farlo sarà felice di sapere che gli studi scientifici hanno effettivamente dimostrato che lo zenzero è molto efficace per ridurre i sintomi di nausea e prevenire il vomito.

Uno studio del 2000 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10793599) ha  effettivamente dimostrato che lo zenzero è tanto efficace quanto la metoclopramide, un farmaco spesso usato per alleviare gli stessi sintomi nei pazienti.

Altri studi supportano questo antico rimedio ritenendolo un trattamento efficace e poco costoso per la nausea e il vomito. È un trattamento di supporto sicuro e prontamente disponibile da usare, ma in presenza di malesseri consultare sempre il medico.

3. Il limone e il miele fanno bene al mal di gola
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Il miele e il limone sono rimedi casalinghi molto comuni per il mal di gola e sappiamo che funzionano molto bene. Si ritiene da tempo che il limone e il miele abbiano proprietà antimicrobiche con il vantaggio di avere anche un buon sapore.

Uno studio della rivista Pediatrics ha dimostrato che due cucchiaini di miele hanno aiutato bambini e adulti con la tosse a dormire tutta la notte.

Mentre il limone sembra essere inefficace da solo per il trattamento del mal di gola, insieme al miele diventa portentoso. Il miele (miele di Manuka), secondo uno studio (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24880005), è risultato efficace nel ridurre la velocità con cui il virus dell'influenza (cioè la causa dell'influenza) si riproduce.

Altri studi mostrano anche che il miele è anche un antidolorifico, delicato ma efficace. Questi studi riguardavano principalmente la tonsillectomia (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27863042), ma i risultati hanno dimostrato la sua efficacia.

Questo rimedio funziona meglio durante i primi segni di un raffreddore, ma come sempre dirò, consultare sempre il medico prima di decidere di curarsi soltanto in questo modo.

4. Il succo di mirtillo aiuta a combattere le infezioni del tratto urinario
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Esistono molte prove che il consumo regolare di succo di mirtillo può prevenire le infezioni del tratto urinario. Questo disturbo è causato da infezioni batteriche che tendono ad essere più comuni nelle donne rispetto agli uomini.

I mirtilli contengono effettivamente composti che impediscono ai batteri che causano infezioni (come E. Coli) di aggrapparsi al rivestimento delle vie urinarie, facendoli espellere senza cerimonie dal corpo quando si urina.

Uno studio del 2012 (https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/1213845) del Journal of Internal Medicine ha dimostrato che le donne che bevono regolarmente questo succo hanno il 38% in meno di probabilità di sviluppare infezioni del tratto urinario rispetto a quelle che non lo fanno. Ma ci sono altri studi che dicono che potrebbe non essere efficace quanto affermato.

5. Una cipolla al giorno toglie il medico di torno
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Dimenticate le mele, è una cipolla al giorno che toglierà sicuramente il medico di torno. Sia che sia a causa tuo alito cattivo che grazie all'aiuto che la cipolla dà al tuo benessere generale.

Le cipolle sono state a lungo considerate come una panacea da molte culture nel corso degli anni. Dalla medicina tradizionale mediorientale, che le prescriveva per cose come il diabete, alla medicina del XX secolo, che le raccomanda per problemi respiratori e digestivi, la cipolla è stata un protagonista nascosto per troppo tempo.

Gli studi hanno dimostrato che le cipolle contengono tiosolfati (che causano anche il loro odore caratteristico), noti per ridurre i sintomi del diabete e proteggere contro le malattie cardiovascolari.

Contengono anche la quercetina, un flavonoide noto per prevenire l'infiammazione associata alle allergie e proteggere anche contro le ulcere dello stomaco e del cancro del colon, dell'esofago e della mammella. Ma non mi stancherò di ripetere di consultare il medico per valutare la migliore forma di trattamento per la propria salute.

6. Dopo quella cipolla mangia del prezzemolo (aiuta anche a fare la pipì)
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Il prezzemolo è da tempo noto per essere capace di aiutare a ridurre le infezioni del tratto urinario, infatti è stato inizialmente proposto come rimedio alla regina Elisabetta 1 nel 1629 da John Parkinson (un importante farmacista del tempo). Si è anche suggerito di mangiarne un po' per affrontare l'alitosi dopo aver gustato una cipolla.

Il World Journal of Urology di Yarnell del 2002 ha condotto varie revisioni di studi sugli animali che hanno dimostrato che il prezzemolo ha effettivamente aumentato la produzione di urina nei soggetti del test. Il prezzemolo è stato anche approvato dall'organo regolatore della Commissione tedesca come trattamento per la cistite e altre infezioni del tratto urinario. Comunque consultare sempre il medico prima di utilizzare questi rimedi naturali.

Per quanto riguarda le sue proprietà rinfrescanti l'alito, ciò sembra essere vero in quanto il suo alto contenuto di clorofilla è capace di ridurre gli odori.

7. Le foglie del lapazio aiutano a lenire le punture di ortica
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Un rimedio casalingo molto vecchio nel Regno Unito, è quello di utilizzare le foglie del lapazio, o romice, contro la puntura delle ortiche. Da tempo si ritiene che la linfa delle foglie sia alcalina e in quanto tale neutralizzi i componenti acidi della puntura delle ortiche.

I peli delle ortiche sono notoriamente fatti di pura silice. Questo gli permette di rompere la superficie della pelle dopo di che possono iniettare una miscela di sostanze irritanti come l'acido formico e le istamine.

La cosa singolare è che questo rimedio funziona, ma non per le ragioni dichiarate. Strofinando vigorosamente la foglia di lapazio, infatti, essa rilascia la linfa ma questa è acida.

Questo rimedio casalingo funziona perché la linfa liquida evapora prontamente dalla superficie della pelle, provocando un effetto di raffreddamento che allevia la sensazione di bruciore, perlomeno temporaneamente. Alcuni altri studi suggeriscono che la linfa della foglia di lapazio possa contenere alcuni antistaminici naturali.

Comunque sempre consultare il medico.

8. Il biancospino può aumentare il benessere del tuo cuore
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Il biancospino è stato usato come rimedio casalingo per rafforzare la salute del cuore per molti anni in Cina, Europa e America nativa. Uno dei primi riferimenti al suo uso per questo scopo risale al I secolo, quando un famoso medico romano, Dioscoride, ne scrisse nel suo De Materia Medica.

Studi scientifici hanno dimostrato che il biancospino contiene composti antiossidanti, chiamati flavonoidi, che sembrano rilassare i muscoli delle pareti arteriose, aumentare il flusso di sangue al cuore e prevenire i sintomi della malattia coronarica.

Uno studio del 2008 (https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD005312.pub2/epdf/full) ha anche dimostrato che l'estratto di biancospino aumenta effettivamente la forza del cuore e la tolleranza all'esercizio fisico, diminuisce il fabbisogno di ossigeno del cuore e riduce anche la mancanza di respiro nei pazienti cardiopatici.

Consultare sempre un medico prima dell'uso se si hanno problemi cardiaci gravi.

9. La piantaggine è ottima per la tua pelle
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La piantaggine (una pianta a foglie ovali a bassa crescita) era, già nel XII secolo, raccomandata come rimedio per i morsi di insetto. Anche i nativi americani la usano per lo stesso scopo e anche in impacchi per ferite, ustioni e altri problemi della pelle.

Studi scientifici hanno dimostrato che questa pianta contiene proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie che possono essere utilizzate per curare eventuali rotture della pelle. Può anche avere benefici endogeni dato che uno dei suoi semi (Psyllium), è una grande fonte di fibre.

Questa pianta è difficile da identificare nei campi, quindi è meglio acquistarla da un fornitore affidabile, e comunque consultare sempre un medico prima di utilizzare per curarsi esclusivamente rimedi naturali. 

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Max Born e la formulazione della meccanica quantistica

15/12/2018

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Il lavoro di Max Born ha dato alla meccanica quantistica il suo fondamento matematico.
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Senza Max Born , molti dei progressi tecnologici che abbiamo fatto nel secolo scorso grazie alla scoperta della meccanica quantistica non sarebbero stati possibili.

Fisico tedesco e sostenitore della pace, Born ha posto le basi quantitative su cui altri si sarebbero evoluti per cambiare il modo in cui vediamo e interagiamo con il mondo di oggi. 

La carriera di Max Born

Da bambino Max Born non venne avviato alle scuole pubbliche in Germania a causa della sua apparente fragilità fisica.

Per questo motivo i suoi genitori scelsero di affidarlo a tutor privati, permettendogli di ricevere l'educazione e la formazione migliore possibile, prima che Born andasse in università per studiare matematica e fisica.

Dopo aver ricevuto il dottorato dall'università di Göttingen, in Germania, nel 1907, Born trascorse i successivi dieci anni e mezzo a costruire la sua reputazione di brillante fisico.

Ben presto iniziò a studiare la teoria della relatività di Einstein, con il quale avviò una corrispondenza regolare, che col tempo si sviluppò in un'amicizia profonda e sincera.

Si trasferì a Berlino nel 1915 per lavorare con Max Planck, ma fu presto costretto a prestare servizio militare nell'esercito tedesco mentre la Grande Guerra imperversava in tutta Europa.

L'impossibilità di studiare con uno dei più grandi scienziati al mondo segnò profondamente Born, così come, senza dubbio, la guerra stessa.

Dalla sua posizione in vari dipartimenti di ingegneria radiofonica nell'esercito, spesso faceva di tutto per assicurarsi che i suoi ex colleghi e studenti fossero assegnati al suo dipartimento, risparmiandoli in tal modo agli orrori del Fronte Occidentale.

Terminata la guerra, Born tornò all'Università di Göttingen nel 1921 come professore associato di fisica. La sua reputazione, insieme a quella di altri luminari, porteranno Göttingen a diventare il principale centro per la fisica atomica in Europa.

Codificare le regole della meccanica quantistica

Come il suo contemporaneo Neils Bohr, Max Born è stato un mentore molto richiesto dai molti che sarebbero diventati i luminari della fisica del XX secolo.

L'intelligenza collettiva delle donne e degli uomini che lavoravano a Göttingen contribuì notevolmente all'opera pionieristica di Born, in gran parte basata sulle scoperte del suo protetto, Werner Heisenberg.

Quando Werner Heisenberg scrisse il suo primo lavoro sulla meccanica quantistica nel 1925, mostrò il manoscritto a Born per la revisione. Il documento di Heisenberg descriveva i fatti osservabili delle particelle subatomiche, vale a dire posizione, quantità di moto ed energia, come entità discrete e fu uno dei documenti scientifici di riferimento del 20° secolo.

Born intuì immediatamente che queste caratteristiche della particella potevano essere espresse in forma di matrici matematiche.

Aiutato da Heisenberg e Jordan, Born perfezionò il lavoro di Heisenberg ampliandolo e formulando, per la prima volta, la descrizione fondamentale della meccanica quantistica nella sua forma a matrice.

Nel frattempo, il fisico austriaco Edwin Schrödinger era impegnato a formulare la sua versione della meccanica quantistica, pubblicando la sua teoria delle onde nel 1926.

Presto sarebbe stato mostrato che la forma della matrice e la forma d'onda della meccanica quantistica erano matematicamente equivalenti, ma c'era ancora molto lavoro da fare per esprimere pienamente questo straordinario sistema che governava le particelle subatomiche.

Tuttavia la teoria delle onde di Schrödinger incorporava una funzione d'onda che non era stata ancora completamente spiegata.

Born, determinato a sciogliere ogni riserva nelle nuove regole che stava formulando, iniziò ad esplorare la natura della funzione d'onda che governava le particelle nella loro forma d'onda.

La funzione d'onda nella meccanica quantistica

La funzione d'onda è un modo relativamente semplice di esprimere il sistema degli stati delle particelle subatomiche. Mentre una particella è inosservata e non misurata, la meccanica quantistica dice che la particella si trova in uno stato indeterminato noto come superposizione.

Ciò dà alle particelle la possibilità di essere contemporaneamente in due diversi luoghi nello spazio: e questa è una grave violazione della fisica classica, la quale sostiene che un oggetto può avere solo una posizione in un punto specifico nel tempo.

Una volta osservata, tuttavia, una particella deve "decidere" quale sia la sua posizione reale nello spazio, e questo processo della particella che determina la sua posizione è noto come "collasso della funzione d'onda".

Ogni punto lungo la funzione d'onda rappresenta una posizione specifica nello spazio, determinata dall'ampiezza dell'onda in quel punto della funzione.

Quello che Born realizzò, e dimostrò in un articolo pubblicato nel 1926, fu che questi punti lungo la linea di funzione, potevano essere usati per calcolare la probabilità di trovare la particella in una particolare posizione una volta che la funzione d'onda collassasse.

Misurando il valore assoluto dell'ampiezza dell'onda in corrispondenza di un dato collegamento della catena, otterrete una frazione inferiore a 1, e quella frazione, 1/2, 3/4, 1/10^10 ecc., rappresenta la probabilità che la particella venga trovata in quel punto una volta osservata o misurata, dove 1 sarebbe la certezza assoluta che la particella si trovi in un dato luogo, e zero rappresenterebbe la certezza assoluta che la particella non possa mai apparire in quella posizione.

Con questa scoperta, che è chiamata "Regola di Born", i fondamenti matematici di base della meccanica quantistica sono stati completamente descritti.

L'eredità di Max Born

A questo punto la meccanica quantistica cessò di essere un esercizio accademico od una curiosità e ora poteva essere finalmente messa a disposizione della ricerca scientifica.

Tutto, dai laser alle macchine per la risonanza magnetica ed ai computer quantici, si basa sul lavoro che Max Born fece in quei due anni a metà degli anni '20.

Utilizzando le attuali formule matematiche della meccanica quantistica, si potrebbero condurre nuove sperimentazioni e fare nuove ricerche per migliorare la nostra comprensione del mondo subatomico.

Un anno dopo il suo ritiro dal mondo accademico, nel 1954, i suoi sforzi del 1925-1926 furono specificamente citati mentre gli veniva conferito il Premio Nobel per la fisica.

E comunque fino alla sua morte, Max Born continuò a fare un lavoro importantissimo per la pace e il disarmo nucleare.

Negli annali della storia, tuttavia, il lavoro di Max Born sulla meccanica quantistica fu il suo contributo maggiore e più importante, ed egli proprio per questo appartiene giustamente ai giganti del pantheon della fisica del XX secolo.

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Arriverà il teletrasporto?

28/11/2018

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Per ora, tutto ciò che possiamo teletrasportare sono i fotoni; a quando noi?
L'anno scorso scienziati cinesi hanno teletrasportato fotoni per 600 km nello spazio mediante l'utilizzo della meccanica quantistica dato che, sulla base delle scoperte di Niels Bohr ed altri, il teletrasporto quantico si basa sul curioso comportamento delle particelle subatomiche che costituiscono l'atomo.

Già nel 1998, i fisici del Caltech teletrasportarono un fotone da una camera sigillata a un'altra che si trovava a pochi passi di distanza; da allora, abbiamo teletrasportato fotoni per migliaia di km, notando che erano più veloci della velocità della luce, e potrebbe teoricamente non esserci un limite alla distanza che un teletrasporto quantistico può far percorrere ad una particella.

Tutto questo grazie all'entanglement quantistico, ovvero quel fenomeno per il quale due particelle generate nel medesimo tempo e luogo interagiscono l'una con l'altra in un modo che lo stato quantistico di una particella non può essere separato dallo stato dell'altra; quindi conoscendo lo stato quantistico di una particella entangled, si conoscerà anche lo stato quantistico dell'altra. E non importa quanto distanti siano l'una dall'altra, potrebbero anche trovarsi ai lati opposti dell'universo e l'entanglement le manterrà istantaneamente allineate, pertanto questa comunicazione istantanea di informazioni è infinitamente più veloce della velocità della luce, che la fisica relativistica ritiene essere il limite di velocità universale.

Quando Einstein prese in esame l'entanglement lo definì "azione spettrale a distanza", manifestando il suo disagio a causa del fatto che tale fenomeno infrangeva le leggi della fisica che Lui stesso aveva postulato; mi spiace per Albert, ma è stato dimostrato più volte che l'entanglement quantistico può trasmettere informazioni ad una velocità infinitamente più veloce della velocità della luce, in modo praticamente istantaneo, ed usare l'entanglement è ciò che rende possibile il teletrasporto quantistico e fa intravedere la possibilità di teletrasportare qualunque cosa, persone incluse.

Codificando una di due particelle entangled in una serie di bit, indipendentemente da dove si trovi l'altra particella noi disporremmo di quanto necessario per ricreare la particella originale. Ma come funzionerebbe il teletrasporto personale nel futuro?

Vale la pena di spiegare cosa intendiamo quando diciamo teletrasporto quantistico: è dapprima necessario realizzare la conversione completa di ogni particella di una determinata cosa, o persona, in bit, atomo per atomo; questi dati vengono poi trasmessi ad un ricevitore situato in un punto qualsiasi dell'universo.

Ed è qui che entra in gioco l'entanglement: un trasmettitore avrà un mucchio di particelle entangled, ciascuna delle quali è metà della coppia entangled, ed il ricevitore avrà l'altra metà delle particelle entangled, ed il trasmettitore può inviare i tuoi dati istantaneamente al ricevitore abbinato ovunque si trovi, estraendo i tuoi dati dagli stati quantici delle sue particelle entangled; il ricevitore a tal punto usando la versione digitalizzata di te potrà ricostruire il tuo corpo esattamente come è stato inviato, particella per particella. 

E quindi esisteranno due versioni di te? Affinché questo processo funzioni, il principio di indeterminazione di Heisenberg impone che durante la codifica di ogni particella del tuo corpo originale, tale particella organica verrà convertita in bit dopodiché la particella organica verrà distrutta.

Quindi ciò significa che il teletrasporto ti ucciderà?

Benvenuti nel mondo del "Problema Mente-Corpo", una sfida filosofica irrisolta da Platone e sulla quale si sono costruite intere scuole di filosofia. Nella fattispecie ci può aiutare a capire chi sia esattamente la persona uscita dal teletrasporto.

E c'è dell'altro da considerare, perché i dati memorizzati nel trasmettitore possono essere giustamente considerati una entità umana reale, e questo apre un intero mondo di sfide morali ed etiche che non abbiamo mai affrontato in precedenza, anche se per altre questioni stiamo affrontando sfide analoghe; per un secolo infatti, filosofi ed esperti di etica hanno discusso il "dilemma del carrello", un esperimento mentale sul valore di una vita contro molte vite, ma non disponevano di un carrello reale. Ora c'è: è l'auto a guida autonoma, ed i programmatori devono programmare la risposta al "dilemma del carrello" con gli algoritmi decisionali dell'auto.

Va da sé che ciò ha ed avrà conseguenze reali nel mondo reale per qualcuno, ed i teletrasporti personali alla fine ci costringeranno a rispondere a questo dilemma, ed è a questo punto evidente che la sfida fisica del teletrasporto personale è altrettanto impegnativa di quella metafisica.

Adesso consideriamo la logistica del teletrasporto quantistico: supponiamo che tutta la tua personalità sia il risultato di una specifica configurazione di neuroni nel tuo cervello; tutti i tuoi ricordi sono gestiti da queste connessioni che controllano ogni cosa, dal praticare uno sport a chi ami.

Quindi fare una copia esatta del cervello sarà fondamentale, poiché il trasmettitore dovrà registrare tutti i dati che rappresentano questa intricata rete di connessioni, poiché in caso contrario chissà chi sarai una volta che sarai ricostruito.

Il che pone la domanda: quanti dati sono necessari per ricostruire il corpo uscente dal ricevitore esattamente come era quando è entrato nel trasmettitore? Per ricreare esattamente una persona, lo scanner quantistico del trasmettitore dovrebbe registrare esattamente la posizione, il movimento, l'orientamento e il legame chimico di ogni atomo del corpo.

Calcolando che una cellula umana corrisponda a circa 10^10 bit di dati, si arriva ad un totale di 2,6 x 10^42 bit di dati nel corpo umano, ovvero 26 seguito da 42 zeri. Con numeri così grandi, mi chiedo se l'elaborazione delle informazioni possa effettivamente creare una singolarità.

Una tale massa di dati è al di là della capacità di elaborazione degli attuali computer, e men che meno della mente umana, ma che dire dei computer quantistici?

Non lo sappiamo ancora, dato che questi computer sono ancora in fase di test, ma sappiamo che il calcolo quantistico potrebbe risolvere questo tipo di problemi di calcolo attualmente non gestibili, e quando ciò sarà possibile, sarà possibile anche viaggiare più velocemente della luce, almeno verso i luoghi ove sia presente un ricevitore entangled.

Ma viaggiare a velocità iperluce potrebbe permettere anche i viaggi nel tempo? Questo è un altro problema di non poco conto, ne parlerò l'anno scorso.


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Il futuro del Quantum Computing è già iniziato!

5/4/2018

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Gli ingegneri della IBM hanno realizzato un nuovo standard di simulazione chimica, simulando le interazioni tra componenti subatomici di una molecola complessa per la quale hanno usato un computer quantistico, compiendo in tal modo un significativo balzo in avanti nel processo di simulazione delle reazioni chimiche.
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Le simulazioni sono state eseguite da IBM su hardware superconduttore, e questa performance rappresenta un nuovo obiettivo per ciò che può essere ottenuto usando l'informatica quantistica.

La molecola in questione è stata l'Idruro di berillio, o BeH2. Non è la molecola più utilizzata nei laboratori, ma la sua complessità è sicuramente adeguata per capire fin dove può spingersi un computer quantistico.

L'anno scorso, gli ingegneri di Google hanno simulato il legame di una coppia di atomi di idrogeno sul proprio computer quantistico, dimostrando la possibilità di successo nella modellazione del complesso della più semplice disposizione di energie nelle molecole.

Le simulazioni molecolari in realtà non sono rivoluzionarie: i computer "classici" sono già capaci di rappresentare alcuni modelli piuttosto dettagliati che possono coinvolgere ben più di tre atomi; ma anche i più potenti supercomputer non riescono a tenere traccia delle interazioni quantistiche di ogni singolo nuovo elettrone coinvolto nei legami di una molecola, cosa che è invece assolutamente normale per un computer quantico.

La corsa alla supremazia quantistica

Questi rivoluzionari dispositivi quantistici sono protagonisti delle più recenti ricerche nel settore delle tecnologie avanzate e dell'intelligenza artificiale, con i grandi operatori del mondo dell'informatica che stanno investendo pesantemente nella corsa per la supremazia quantistica, naturale evoluzione del mondo dei computers.

I computer quantistici sono dispositivi che usano gli stati binari di una particella in specifici tipi di calcoli, molto simili agli 1 e 0 del codice binario ma, nello specifico, includendo uno stato intermedio chiamato sovrapposizione, la cui natura può essere efficacemente applicata in tutti quei calcoli che richiederebbero ad un computer classico un tempo di elaborazione lunghissimo. Ciò fa sì che i computer quantistici siano strumenti fondamentali per risolvere roblemi di grande complessità, quali, ad esempio, quelli che esplorino le potenzialmente infinite interazioni tra particelle all'interno di una molecola.

Dobbiamo considerare che a differenza di ciò che gli insegnanti di chimica delle scuole superiori disegnavano sulla lavagna, gli elettroni non si comportano come piccole sfere che roteano attorno ad un nucleo, ma esistono in uno stato di possibilità che diventa più complicato man mano che si aggiungono particelle nel loro ambiente. Ciò costituisce quello che in meccanica quantistica si definisce "problema a molti corpi", ovvero la difficoltà di trovare una soluzione esatta alla equazione di Schrödinger per sistemi quantistici contenenti in azione più di una particella, o più in generale corpo. 

In sistemi contenenti una sola particella come ad esempio l'atomo di Idrogeno o gli atomi Idrogenoidi, la risoluzione esatta della equazione di Schrödinger è relativamente semplice, ma in sistemi contenenti molte particelle interagenti, purtroppo, l'Hamiltoniana non è fattorizzabile in N Hamiltoniane di singola particella a causa del termine di interazione fre le particelle (che sia essa una interazione a due corpi alla volta, a tre o a più); il "problema a molti corpi" è presente già al livello di un sistema a due particelle, quale ad esempio l'atomo di elio, e diventa via via più complesso negli atomi più pesanti, nelle molecole, fino a diventare un problema formidabile nei solidi, dove il numero di particelle implicate è dell'ordine del numero di Avogadro (10^23).

Di solito i fisici di fronte a tali complessità trovano scorciatoie quali, ad esempio, il metodo Monte Carlo, che applica un processo di campionamento statistico per risolvere problemi basati su determinate regole; ma quando si parla di un numero crescente di particelle cariche, questo tipo di scorciatoie può rapidamente diventare totalmente inservibile.

Avere un computer quantico funzionante può potenzialmente evitare i problemi derivanti da un eccesso di complessità, ma per ora anche i più recenti computer quantistici sono ancora piccoli ed inclini a commettere errori.

Per quanto all'avanguardia, infatti, il dispositivo a sette qubit utilizzato in questo studio si basava ancora su soluzioni hardware che potevano essere utilizzate solo per tempi limitati, nell'ordine dei microsecondi, e quindi non disponibile per lunghi processi di calcolo. D'altronde l'obiettivo di questa esperienza era quello di trovare un algoritmo efficiente che descrivesse la disposizione delle particelle in molecole con tre atomi, tra cui idruro di litio ed idruro di berillio.

"Il nostro schema si avvale di algoritmi di simulazione quantistica differenti da quelli precedentemente studiati, che si concentrano sull'adattamento di schemi di simulazione molecolare classici all'hardware quantistico e, in questo modo, non prendono in considerazione le già straordinarie capacità dei dispositivi quantistici realistici attuali", spiegano i ricercatori IBM sul loro blog.

In definitiva questo significa che saremo meglio preparati per studiare molecole più grandi con la prossima generazione di computer quantistici, ed è prevedibile che un giorno avremo soluzioni così dettagliate rispetto a vari "problemi di molti corpi" che saremo in grado di prevedere le interazioni dei composti in modo molto più accurato, con la possibilità di produrre farmaci privi di controindicazioni, individuandone gli effetti collaterali senza dover procedere ai trial clinici animalie umani.

Naturalmente anche i dispositivi più potenti e tecnologicamente avanzati saranno soltanto dei giganteschi fermacarte se non si disporrà del software giusto per guidarli, quindi per ora il Vostro computer guardatelo ancora con rispetto e fate sempre i backup, mi raccomando!

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